Si terrà sabato 21 Gennaio alle ore 10:30 presso il Tecnopolo – Capannone 19 – dell’Area ex-Reggiane la presentazione del libro “STORIA DEL PCI IN EMILIA ROMAGNA. Welfare, lavoro, cultura, autonomie (1945-1991)” promossa da Fondazione Reggio Tricolore in collaborazione con la Camera del Lavoro di Reggio Emilia.
Presiede DUMAS IORI, Presidente Fondazione Reggio Tricolore
Interventi di
ELOISA BETTI, Docente di Storia del Lavoro, UniBo
CRISTIAN SESENA, Segretario Camera del Lavoro di Reggio Emilia
ARTUTO BERTOLDI, Presidente Istoreco
GIANFRANCO RICCO’, Segretario Camera del Lavoro di Reggio Emilia 1980-1988
Coordina ANDREA MASTRANGELO, Vicedirettore Gazzetta di Reggio
“Come ogni anno, secondo ormai una consolidata tradizione, il 21 gennaio, in ricordo della nascita del Pci (21 gennaio 1921), la Fondazione Reggio Tricolore, in linea con i suoi compiti statutari di valorizzazione di un patrimonio storico e culturale del tutto originale nella storia del nostro Paese, in particolare nelle nostre terre, promuove una iniziativa di carattere storico storico-politico, con l’intento di interrogare il passato anche alla luce dei problemi complessi del mondo contemporaneo.
Il caso di quest’anno è forse ancora più significativo. La presentazione di un volume importante, promosso e sostenuto dalle diverse Fondazioni dell’Emilia Romagna, sulla storia del Pci nella nostra regione, sarà l’occasione per ritornare su un tema centrale e identitario, che sarà al centro dell’incontro: i rapporti tra la storia del movimento socialista e comunista e il dipanarsi dei conflitti sociali e di classe, in particolare dal secondo dopoguerra agli anni Novanta.
Rapporti non sempre facili e lineari tra lo stesso partito e il movimento sindacale, ad esempio, su cui la ricerca storica è in grado oggi di offrirci nuovi elementi. Per non parlare del confronto tra le varie anime del cosiddetto riformismo emiliano e i suoi presupposti teorico- politici.
Inutile qui ricordare i momenti salienti, intensi e a volte drammatici, che hanno segnato le stagioni di crescita dell’influenza di un partito che ha dovuto fare i conti, con il suo progressivo radicamento tra le masse popolari, con le contraddizioni di uno sviluppo, in cui la centralità del lavoro, quella espressa già nel primo articolo della Costituzione, era continuamente mesa in discussione.
Ripensare a questo lungo percorso, non è certo secondario anche rispetto ai problemi dell’oggi.
Ecco perché l’iniziativa del 21 gennaio di quest’anno, a cui abbiamo pensato con il concorso molto qualificato della Cgil di Reggio Emilia, e che tra l’altro si svolgerà in un luogo altamente simbolico come gli spazi parzialmente recuperati delle ex Officine Reggiane, acquista una particolare rilevanza, ben oltre un significato meramente celebrativo.
Una iniziativa con la quale diamo avvio ad un programma intenso già previsto per il 2023, in stretta collaborazione con i vari soggetti culturali e associativi con cui la collaborazione si è fatta sempre più preziosa e produttiva”.