FIM FIOM UILM “RIAPRIRE IL NEGOZIATO”
Inizia la settimana, ed è subito sciopero nelle fabbriche metalmeccaniche: altri tremila e cinquecento lavoratori ingaggiati dal sindacato dei metalmeccanici.
“I lavoratori vogliono che Federmeccanica torni al tavolo per il contratto nazionale, e chiedono che vengano riconosciuti aumenti salariali superiori all’inflazione” dichiarano i segretari provinciali di Fiom Uilm e Fim Simone Vecchi Jacopo Scialla e Alessandro Bonfatti.
Da mesi ormai le metalmeccaniche e i metalmeccanici nella nostra provincia stanno incrociando le braccia, su richiesta dei loro sindacati nazionali, per riaprire una trattativa che la Confindustria ha chiuso e sembra non voler proseguire.
“L’impressione è che la maggioranza degli industriali non voglia più fare il contratto nazionale, che ritenga sia sufficiente applicare quanto già in essere – proseguono i segretari provinciali delle tute blu di Cgil Cisl e Uil -ma così produrranno uno scontro profondo con i propri dipendenti, che sono consapevoli della crescita dei profitti di questi anni quanto della perdita del potere d’acquisto delle proprie retribuzioni”.
Il 2024 è stato un anno in cui migliaia di metalmeccanici hanno subito la cassa integrazione, con centinaia di ore di cassa ciascuno, soprattutto nei settori della meccanica agricola e dell’automotive.
“Grazie ad un utilizzo intenso degli ammortizzatori sociali, i bilanci aziendali del 2024 avranno quasi tutti il segno positivo, mentre i bilanci famigliari del personale di quelle aziende, pesantemente impoveriti a causa della cassa integrazioni, segnano “rosso” per tante metalmeccaniche e metalmeccanici”
Oggi gli scioperi hanno coinvolto gli stabilimenti dell’Argo Tractors di San Martino, la Smeg e la Bertazzoni di Guastalla, la Eviosys di Calerno, la Comet di Pieve, la Tenax di Rio Saliceto, la Cobo di Cadelbosco Sopra dove le operaie e gli operai sono scesi in lotta anche per questioni aziendali, a partire dal contratto interno.
La protesta dei metalmeccanici contro la posizione di Federmeccanica da settimane riguarda decine di aziende del nostro territorio, e tutta Italia.
“Gli industriali metalmeccanici di Reggio Emilia non stanno facendo nulla per spingere la Federmeccanica a riaprire il negoziato, per questo i lavoratori continueranno con fermate a sorpresa, finché non sarà raggiunto un contratto dignitoso” proseguono i sindacati dei metalmeccanici.
Anche oggi, i lavoratori di alcune delle principali realtà produttive reggiane sono usciti a sorpresa fuori dai cancelli per chiedere aumenti salariali che difendano il potere di acquisto, la riduzione dell’orario di lavoro senza penalizzare la retribuzione e una lotta decisa contro la precarietà che minaccia le condizioni di vita e di lavoro nel settore metalmeccanico.
Fim Fiom Uilm ricordano le ragioni per cui i lavoratori stanno scioperando:
1. Aumenti salariali per contrastare l’inflazione e rafforzare il potere d’acquisto
2. Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per migliorare la qualità della vita
3. Riduzione della precarietà e stabilizzazione dei contratti, per garantire un futuro più sicuro a chi lavora nel settore.
I sindacati continuano a ribadire che la proposta di Federmeccanica è inaccettabile e non tiene conto delle reali difficoltà economiche in cui si trovano i lavoratori. Gli scioperi continueranno finché non si aprirà una vera trattativa che possa garantire risposte concrete e giuste.
“Non ci fermeremo finché non otterremo ciò che ci spetta: il lavoro dignitoso, salari giusti e un futuro senza precarietà.” concludono Vecchi Bonfatti e Scialla.
BOX 1: LE AZIENDE IN SCIOPERO
Argo Tractors di San Martino, la Smeg e la Bertazzoni di Guastalla, la Eviosys di Calerno, la Comet di Pieve, la Tenax di Rio Saliceto, la Cobo di Cadelbosco Sopra
BOX 2: LE RICHIESTE
Fim Fiom Uilm ricordano le ragioni per cui i lavoratori stanno scioperando:
1. Aumento salariali per contrastare l’inflazione e rafforzare il potere d’acquisto
2. Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per migliorare la qualità della vita
3. Riduzione della precarietà e stabilizzazione dei contratti, per garantire un futuro più sicuro a chi lavora nel settore.
BOX 3: la diffusione del conflitto
16 ore di sciopero tra dicembre e febbraio
Coinvolti 30 mila lavoratori in provincia di Reggio Emilia-Romagna
I sindacati, insieme ai delegati di fabbrica, stanno moltiplicando gli sciopero “a sorpresa”
BOX 4: La controparte Federmeccanica
Rappresenta gli industriali metalmeccanici che hanno deciso di non continuare la trattativa con Fim Fiom Uilm.
L’ultimo incontro negoziale è stato tre mesi fa, il 12 novembre 2024.