Verità per Giulio Regeni

SETA.FILT CGIL E FAISA CISAL:“BENE PIANO DI RILANCIO.ORA FARE SINTESI PER UN RINNOVO REALE DEL TRASPORTO PUBBLICO”

“Bene l’annuncio del piano di rilancio di Seta che abbiamo appreso a mezzo stampa, prima di esprimere pareri aspettiamo di leggerne i contenuti e auspichiamo che ci siano le risorse utili alla contrattazione, senza le quali il tavolo di trattativa si fermerà” così Filt Cgil e Faisa Cisal di Reggio Emilia in una nota.

“Anche lo stillicidio delle dimissioni non si arresterà, con buona pace di chi si augura di poter tornare ad organico pieno e corse autobus ripristinate a settembre 2025 – continuano i sindacati – Per completare il percorso contrattuale di secondo livello per tutti i lavoratori di Seta e per un serio e durevole piano di rilancio della contrattazione servono almeno un milione di euro aggiuntivo ai già 600 mila stanziati dall’azienda”.

“Le dimissioni non accennano ad arrestarsi e l’Azienda sta ricorrendo a pratiche di incentivazione per cercare di trattenere i pensionandi o i già pensionati, pratica questa che non condividiamo – sottolineano Filt e Faisa – Restiamo in attesa di vedere maturare i frutti delle accademy, che come già detto in passato sfornano un autista ogni 7/9 mesi”.

“Negli ultimi incontri abbiamo assistito al ritorno ad un vecchio schema in Seta, per cui i territori, anche a volte perché applicano accordi diversi, non riescono a trovare una sintesi che sia utile al dialogo unitario, nel tentativo sempre più complesso di arrivare al tavolo centrale della trattativa con un progetto comune.- continua la nota – Certamente da parte aziendale serve una più alta capacità di sintesi nelle relazioni industriali, perché se davvero si vuole esercitare il cambiamento serve che sia l’azienda stessa, responsabile in primis dell’erogazione del servizio, il primo attore in scena. Come Filt Cgil e Faisa Cisal abbiamo scelto di stare al tavolo delle trattative perché riteniamo che ad oggi ci siano le condizioni per risolvere alcune importanti problematiche e provare a rilanciare la nostre idee di contrattazione normativa ed economica nell’interesse dei lavoratori e del servizio pubblico”.

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