Verità per Giulio Regeni

CCNL FEDERMECCANICA, PERCHÉ SCIOPERANO COSÌ TANTI?

FIM FIOM UILM, PIÙ DI SETTEMILA I LAVORATORI COINVOLTI

Altri scioperi a sorpresa proclamati dalle delegate e dai delegati di Fiom Fim Uilm di Reggio Emilia, in quindici aziende metalmeccaniche della nostra provincia.

In questi giorni sono andati in sciopero di nuovo le maestranze dell’Argo Tractors, le operaie e gli operai dell’Emak di Bagnolo, della Vimi Fastener di Novellara, della Udor di Ruberia, della IP Cleaning di Bagno, della Idromeccanica Bertolini di Pieve Modolena, della Padana Tubi e della Smeg di Guastalla, della Calf di Montecchio, della Eviosys di Calerno, della Nexion e della Spal Automotive di Correggio, della Vimec e della Still (Gruppo KION) di Luzzara, e infine della Caprenteria CS di Campagnola Emilia.

In particolare, sfidando il freddo gelido, i lavoratori della Smeg hanno concluso un tour di scioperi spezzettati a sorpresa che per una settimana intera ha bloccato in maniera intermittente tutte le attività produttive. Oggi, con corteo fuori dall’azienda, le ultime ore di sciopero “fischiate” dai delegati.

Smeg conta in tutto il mondo 19 filiali ed oltre 2.000 lavoratori e lavoratrici. Azienda storica del territorio di Guastalla, tra le più grandi del territorio di Reggio Emilia, multinazionale conosciuta in tutto il mondo.

Hanno incrociato le braccia ancora una volta i lavoratori dell’Argo Tractor Azienda, l’azienda metalmeccanica più grande della nostra provincia, con oltre 1.500 addetti.
“L’unico soggetto che può fermare questi scioperi è la Federmeccanica – dichiarano Fim Fiom Uilm di Reggio Emilia – sedendosi al tavolo e riconoscendo gli aumenti che i lavoratori stanno chiedendo”.

“Perché stanno scioperando cosi tanti?” si chiedono retoricamente i sindacati dei metalmeccanici “perché chi rappresentiamo ha visto crescere velocemente profitti e dividendi mentre i salari perdevano potere d’acquisto, quando le aziende andavano bene, e adesso che c’è crisi stanno subendo centinaia di ore di cassa integrazione. Sono arrabbiati, vogliono il contratto e sono disposti a lottare a lungo”.

Gli scioperi dei metalmeccanici stanno attraversando la provincia di Reggio Emilia, dal Po all’appennino reggiano, insieme alle fermate dei colleghi e delle colleghe in giro per l’Italia, a Modena e a Bologna, lungo tutto la via Emilia, e da nord a sud, dal triveneto fino alla Sicilia.

I sindacati dei metalmeccanici, dopo la rottura del tavolo di trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale avvenuta il 12 novembre hanno proclamato il blocco a oltranza degli straordinari e un pacchetto di otto ore di scioperi “articolati”.

“Scioperi articolati significa, per noi, che le delegate e i delegati fanno risuonare il fischietto nei reparti e a sorpresa le maestranze escono incrociando le braccia – spiegano Fim Fiom Uilm di Reggio Emilia – perché le imprese capiscano la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori ad ottenere un contratto dignitoso”.

Gli scioperi ripetuti nelle ultime settimane, partecipati ed incisivi, continueranno con ulteriori iniziative a Gennaio, assicurano le tute blu di Cgil Cisl Uil.

“E’ forte la partecipazione agli scioperi – garantiscono Fim Fiom Uilm – per riaprire la trattativa sul rinnovo del contratto Federmeccanica. Con questi scioperi si vuole gridare forte che non è accettabile che la Confindustria non solo non accetti le proposte che tutti i lavoratori e le lavoratrici hanno approvato con un voto in tutte le assemblee ma addirittura è la prima volta che si presenta con una controproposta che non risponde alle richieste e, anzi, peggiora le condizioni economiche e normative, sulla sicurezza, sul futuro dei lavoratori.”

Tutte le notizie in “FIOM”
Notizie Correlate
Continua a leggere...

META SYSTEM RICHIEDE IL CONCORDATO

CONVOCAZIONE AL MIMIT A GENNAIO. FIOM E UILM “PATTO DI SOLIDARIETÀ E UNITÀ TRA LAVORATORI, LA LOTTA NON…