LA PAROLA A LAVORATRICI E LAVORATORI PER RIVENDICARE UN GIUSTO CONTRATTO
Per la Funzione Pubblica CGIL di Reggio Emilia questi saranno giorni di impegno e partecipazione per la buona riuscita del referendum indetto da lunedi 16 dicembre a sabato 21 dalla FP CGIL Nazionale assieme alla UILPa e a USB Pi per fare esprimere a livello nazionale i 193mila dipendenti pubblici delle Funzioni Centrali, circa 600 lavoratori a livello provinciale, sull’ipotesi di rinnovo del CCNL 2022- 24.
“La nostra indicazione di voto è un “no” senza se e senza ma al testo proposto dal Governo che, oltre a dividere il fronte sindacale, per la prima fa venir meno la funzione di autorità salariale che risiede nel Contratto nazionale, programmando un impoverimento dei dipendenti dello Strato – si legge nella nota sindacale – Un’ipotesi di contratto che riteniamo profondamente ingiusta perché, a fronte di una inflazione registrata nel triennio di circa il 16%, propone aumenti salariali del 5,78% scaricando sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori, e sulle rispettive famiglie, una pesante riduzione del potere di acquisto”.
Un’ipotesi di contratto che limita lo sviluppo di carriere e contiene arretramenti su diversi istituti, a partire da smart working e incarichi professionali.
Ritenendo fortemente penalizzante per i lavoratori l’ipotesi di contratto a cui noi abbiamo scelto per coerenza di non aderire – continua il sindacato – abbiamo deciso di restituire la parola ai dipendenti delle Amministrazioni Centrali, attraverso uno strumento democratico ed immediato quale è il referendum”.
La democrazia per difenderla va praticata e per noi i soggetti che devono esprimersi sono le lavoratrici e lavoratori a cui il Contratto si applica – conclude la Fp Cgil – Votare significa difendere la propria libertà di espressione, indicare la propria volontà, riaprire la discussione sul contratto a partire dal recupero salariale”.