MERCOLEDì 25 SETTEMBRE A PARTIRE DALLE ORE 16.30
In concomitanza con l’iniziativa che vedrà Cgil e Uil nazionali mercoledì 25 settembre in presidio al Senato per contrastare il DDL Sicurezza anche a Reggio Emilia il sindacato organizza un presidio con ritrovo davanti la Prefettura cittadina a partire dalle ore 16.30.
Un’iniziativa di protesta quella di Cgil e Uil contro una norma pericolosa che minaccia i principi fondamentali della nostra democrazia.
“Questo disegno di legge ha l’obiettivo chiaro di azzerare la libertà e il diritto di manifestare il proprio dissenso – spiegano in una nota i sindacati – introduce nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando così le iniziative e le mobilitazioni sindacali. Si mette a rischio la capacità stessa del sindacato di difendere i posti di lavoro e di contrastare le crisi aziendali e occupazionali.
Inoltre, il DDL prevede misure gravissime come l’incarcerazione di donne in gravidanza o con figli entro un anno di età e introduce il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, spesso necessaria di fronte alle condizioni disumane di molte carceri.
Si tratta inoltre di una norma che ripropone interventi securitari e criminalizzanti nei confronti dei migranti, mentre il Governo sceglie di abolire crimini contro la pubblica amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni mafiose”.
Queste sono solo alcune delle ragioni per cui Cgil e Uil invitano la cittadinanza alla partecipazione al presidio, per contrastare ancora una volta le scelte sbagliate di questo Governo e difendere insieme i diritti e le libertà che sono alla base della democrazia nella nostra società.
“Il diritto di manifestare il dissenso non è a disposizione di questo Governo perché è un caposaldo della nostra democrazia – dichiara Cristian Sesena, Segretario generale Cgil Reggio Emilia – Non siamo disponibili a rimanere inerti di fronte ad un provvedimento legislativo che, se approvato, rischia di inibire alcuni diritti fondamentali del sindacato, quali quello di sciopero e di manifestazione.”
“Nessuno vuole mettere in discussione l’esigenza prioritaria di garantire l’incolumità delle persone ed il rispetto dei beni pubblici e privati – aggiunge Roberto Rinaldi, Coordinatore Uil Modena e Reggio – ma questo decreto limita chiaramente il diritto costituzionale a manifestare. Le lotte per l’affermazione delle tutele sono il sale della democrazia, ogni atto autoritario va a discapito dell’autorevolezza delle Istituzioni, che invece, si fonda sul dialogo e non sulla limitazione delle forme di legittima e determinata manifestazione del proprio pensiero. Il Governo faccia un passo indietro.”