“Livelli di sicurezza bassissimi sui mezzi di trasporto locale e senso di insicurezza diffuso”. E’ questo l’ennesimo allarme lanciato dalle Segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl autoferro provinciali.
“Apprendiamo anche oggi, a pochi giorni di distanza dall’aggressione allo studente al quale esprimiamo piena solidarietà e vicinanza, dell’ennesimo episodio di “criminalità”, questa volta ai danni di due operatori d’esercizio di Seta e di Til – continuano i sindacati – Crediamo non si possa più parlare di bravate da parte qualche soggetto fuori dal coro, il fenomeno purtroppo appare ben più esteso fino a riguardare “bande” use ad atti di violenza e disprezzo delle Istituzioni”.
Questa la denuncia dei sindacati provinciali di categoria dei trasporti che chiamano ora in causa la politica. “E’ necessario adoperarsi per capire quale malessere spinge questi ragazzi fuori dalle porte della civile convivenza, ma altresì bisogna dare un segnale forte di deterrenza – scrivono in una nota – Non è accettabile che un lavoratore venga aggredito mentre fa il proprio mestiere ed ancora meno che uno dei nostri figli rischi la propria incolumità mentre va a scuola”.
“Come Organizzazioni sindacali è nostra intenzione inoltrare richiesta d’incontro alla Prefettura di Reggio Emilia, alla Questura, all’arma dei Carabinieri e al nuovo Sindaco per istituire un tavolo permanente sulla sicurezza nei trasporti e prendere iniziative utili sul piano della deterrenza, come ad esempio un presidio di polizia in caserma Zucchi e nei punti nevralgici della città ed una sala sosta per gli autisti. Se le cose non miglioreranno nell’immediato – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro – non escludiamo di mobilitarci per ottenere le tutele necessarie a lavoratori ed utenti”.