Verità per Giulio Regeni

“LE PERSONE AL CENTRO” LE PROPOSTE DELLA CGIL GUARDANDO ALLE AMMINISTRATIVE.LA CGIL “CON I REFERENDUM OPPORTUNITA’ CONCRETA DI SANARE LE STORTURE CHE SVILISCONO IL LAVORO”

Le Persone Al Centro” è il titolo del documento in 14 punti che la Camera del Lavoro ha predisposto in vista delle Amministrative 2024 che riguarderanno 31 comuni.

“Un reggiano su cinque a livello provinciale è iscritto alla CGIL. Circa 140.000 persone, ogni anno, si affidano ai suoi servizi (fiscali, di patronato etc), nelle 52 sedi dislocate su tutta la Provincia.
La CGIL anche a Reggio è la più grande organizzazione di massa, una delle poche rimaste capace di mobilitare migliaia di persone nelle sue battaglie per migliorare le condizioni materiali di lavoratori e pensionati. Da qui la necessità di esprime una propria “visione” sul futuro del nostro territorio avanzando richieste, e formulando proposte da presentare a tutte le forze politiche che si candidano a governare i comuni oggetto di tornata elettorale a partire dal Capoluogo”.

Una premessa che – si legge nella nota della Camera del Lavoro – fa da fondamenta al posizionamento politico elaborato negli ultimi mesi, supportato da dati e numeri estrapolati da due ricerche prodotte da IRES EMILIA ROMAGNA e Centro Studi Reggio Emilia.

Tra i temi al centro delle priorità espresse dalla Cgil quella di ridurre il lavoro precario: esso rappresenta il primo problema che le prossime amministrazioni locali dovranno affrontare, mettendo in campo iniziative che intensifichino i controlli e spingano le imprese ad offrire stabilità occupazionale.

Nel 2022 l’82,22% dei nuovi rapporti di lavoro sono stati precari (tempi determinati, a chiamata, in somministrazione). Nel periodo 2019 – 2022 solo il 30,09% dei contratti precari si è trasformato in un lavoro stabile a tempo indeterminato.

Il lavoro precario spesso diventa lavoro insicuro, con aumento proporzionale degli infortuni, giacché la precarietà è spesso legata al sistema degli appalti su cui le Amministrazioni possono intervenire rafforzando le regole attraverso protocolli e accordi.

L’inverno demografico a Reggio Emilia sta colpendo duramente con un aumento dei grandi anziani e necessità di assistenza sempre crescente. Bisogna difendere il sistema ASP dal rischio di privatizzazione aumentando l’offerta residenziale convenzionata e potenziando nuove frontiere per la domiciliarità.

Il documento CGIL che verrà discusso coi candidati a sindaco di Reggio Emilia il 22 maggio 2024 a partire dalle ore 16.00 in Camera del Lavoro costituirà la base di discussione anche di altri confronti che si terranno da qui all’8 giugno in diversi comuni della provincia e mira nel complesso ad offrire una idea di territorio inclusiva, solidaristica e accogliente.

Fra i contenuti, non mancano rilievi critici rispetto, ad esempio, alle aziende partecipate IREN e SETA che negli ultimi anni paiono aver smarrito la loro mission di responsabilità sociale, in quanto in parte a capitale pubblico, e gli stimoli verso nuove frontiere produttive e occupazionali quali il turismo di qualità, o verso politiche più inclusive in termini di genere.

“Siamo una realtà importante di questa comunità e come tale abbiamo sentito il dovere di dire la nostra, per far vivere in campagna elettorale temi a noi cari come la lotta al lavoro precario contro il quale siamo in campo con la nostra campagna referendaria per migliorare le norme che regolano il licenziamento illegittimo, per regolare il far west degli appalti, per impedire che il contratto a termine diventi la patente di precario a vita per i giovani e non solo. Chiederemo in tal senso a tutti i candidati di esprimersi su questa nostra battaglia di civiltà – sottolinea Cristian Sesena Segretario Generale della CGIL – I problemi da affrontare sono tanti e guardano alle tante trasformazioni che vedono anche la nostra città al centro: quella digitale, quella green ma anche quella demografica. Si tratta di processi in cui la politica deve giocare un ruolo per impedire che aumentino le disuguaglianze, che sempre più persone restino indietro. Il nostro contributo politico di proposta, e se serve di critica anche aspra, ha in definitiva questo obbiettivo: difendere un modello di Reggio Emilia città delle persone dal rischio di una trasformazione in una Reggio città degli individui”.

SINTESI DATI OSSERVATORIO IRES EMILIA ROMAGNA

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