ALLA KOHLER UN MODELLO DA REPLICARE. VECCHI: “POSSIBILI SCIOPERI L’8 MARZO“
Nell’ultimo anno sono stati decine gli accordi aziendali firmati dalla Fiom Cgil di Reggio Emilia con contenuti che mirano alla parità di genere: aumenti di salario fisso uguali per tutti, incentivi alla parità nel lavoro di cura, contrasto alle molestie sulle donne nei luoghi di lavoro.
Tra questi, l’accordo aziendale firmato alla Lombardini, rappresenta, per la Fiom, un modello da replicare nelle altre imprese.
Equità salariale
“L’anno scorso abbiamo analizzato circa 100 Rapporti Biennali sul personale maschile e femminile di imprese metalmeccaniche reggiane – ricorda Luana Mazza, responsabile organizzativa della Fiom di Reggio Emilia – da cui è emerso che la differenza salariale di genere è causata dai trattamenti individuali decisi dalle imprese, principalmente i superminimi tra gli impiegati e lo straordinario tra gli operai, mentre la contrattazione collettiva del salario garantisce una effettiva equità salariale di genere”.
La risposta sindacale dei metalmeccanici della Cgil è stata la firma di 52 accordi aziendali con aumenti di salario fisso in cui si è migliorata la condizione economica in maniera equa a migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici.
“Più forte è la contrattazione collettiva del salario, a livello nazionale e aziendale, più si riducono le disparità salariali – prosegue Mazza – continueremo su questa strada con determinazione”.
Alla Lombardini Kohler è stato concordato uno degli aumenti più alti, pari a oltre 100 euro lordi mensili per tutti.
Congedo parentale al 100%
Attualmente l’integrazione INPS per il congedo parentale è il 30% della retribuzione, con una pesante riduzione salariale per chi lo utilizza, “dopo la nascita di un figlio è normale che tra i genitori sia quello che guadagna di meno ad utilizzare maggiormente il congedo, e visto che spesso le donne hanno salari inferiori agli uomini la legge nei fatti incentiva economicamente la riproduzione di un’idea di famiglia in cui le madri rinunciano al lavoro mentre i padri continuano a lavorare, sbilanciando così i carichi di cura” dichiara la Fiom.
Negli ultimi due anni sono state 26 le aziende in cui la Fiom è riuscita ad ottenere una integrazione economica al congedo parentale Inps o un aumento delle giornate di congedo obbligatorio di paternità, per la Fiom reggiana si tratta “di un primo passo non sufficiente, chiederemo di inserire nel Contratto Nazionale l’integrazione economica del congedo fino al 100% per i primi due mesi”.
“Da questo punto di vista l’accordo alla Lombardini è un esempio per tutta la provincia e non solo, perché garantisce il 100% della retribuzione per tre mesi, sia per i padri che per le madri “ afferma Simone Vecchi, Segretario provinciale della Fiom di Reggio Emilia.
L’accordo dell’azienda di motori reggiana, di recente ceduta dalla famiglia Kohler a un fondo americano, prevede l’istituzione di un Tavolo sulle pari opportunità tra azienda e sindacato, con lo scopo di analizzare le differenze di genere e proporre azioni con l’obiettivo di azzerarle.
“Da parte del management della Lombardini abbiamo trovato grande disponibilità al confronto e i nostri stessi obiettivi – prosegue Vecchi – aggiungendo permessi retribuiti per assenze in caso di malattie dei figli, flessibilità di orario in caso di inserimento al nido dei figli, brevi permessi di 15 minuti per colloqui con i docenti scolastici dei figli, percorsi di formazione ad hoc dopo il rientro dalla maternità obbligatoria”.
“In una fabbrica prevalentemente maschile, incentivare economicamente il lavoro di cura anche dei padri significa provare promuovere maggior equità nel lavoro di cura domestico di quelle famiglie” prosegue la Fiom di Reggio.
L’analisi della contrattazione aziendale della Fiom riporta inoltre che in 29 aziende metalmeccaniche è stato recepito l’accordo CGIL CISL UIL Confindustria contro le molestie sui luoghi di lavoro e in 9 di queste è stata prevista la formazione obbligatoria contro le molestie per tutte le maestranze, tra queste anche la Kohler.
SCIOPERI DELL’8 MARZO
Infine, scioperi in vista per l’otto marzo, stando alle dichiarazioni dei metalmeccanici della Cgil:
“La contrattazione collettiva è efficace per migliorare i diritti delle donne e promuovere una cultura anti-patriarcale – conclude la nota delle tute blu della Cgil reggiana – ma senza una svolta nelle leggi nazionali le donne continueranno a subire ingiustificabili differenze di trattamento. Per questo motivo nelle assemblee sindacali di questi giorni si sta iniziando a discutere anche di scioperi per l’8 marzo per trasformare una ricorrenza in una vera e propria giornata di lotta.”