L’11 E IL 12 DICEMBRE UNA DUE GIORNI DI CONVEGNO PROMOSSA DALLE CAMERE DEL LAVORO DI MODENA E REGGIO EMILIA
Le Camere del Lavoro di Modena e Reggio Emilia, in occasione del cinquantesimo anniversario della stipula del Contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici del 1973 che istituì le 150 ore retribuite per il diritto allo studio e l’inquadramento unico operai-impiegati, promuovono una due giorni di convegno dal titolo “Storie da sapere. Le 150 ore fra passato, presente e futuro” che si terrà lunedì 11 dicembre a Modena e martedì 12 dicembre a Reggio Emilia.
Un anniversario che racconta l’inizio di un percorso che vide, dopo i metalmeccanici, molte altri settori lavorativi – dai tessili ai chimici, dagli edili ai braccianti – inserire nei loro Contratti collettivi un pacchetto di ore (pagate dal datore di lavoro) per il recupero dell’obbligo scolastico.
Tutto ciò avveniva in anni in cui ancora circa il 70% della forza lavoro delle industrie non aveva il diploma di terza media, divenuto a quel punto obbligatorio con la riforma del 1962.
Nelle provincie di Modena e Reggio furono migliaia i lavoratori che, grazie allo strumento delle 150 ore, e sotto la gestione diretta dei Consigli di Fabbrica, raggiunsero la licenzia media o parteciparono ai corsi monografici in sinergia con gli Istituti superiori e l’Università.
I corsi monografici riguardavano temi come la salute e la sicurezza, lo sviluppo tecnologico, ma anche la macroeconomia e l’internazionalizzazione delle filiere produttive.
Di particolare rilievo, nell’utilizzo dello strumento delle 150 ore sui nostri territori, fu il ruolo svolto dai Coordinamenti Donne (in particolare della Flm e dei chimici) nella costruzione di corsi e seminari sulle tematiche di genere.
Una storia importante che la Cgil nel costruire questa due giorni ha cercato di far emergere provando a cogliere i diversi aspetti che la compongono con sguardo duplice, da un lato rivolto al dibattito nazionale e dall’altro alle peculiarità locali.
Il primo giorno a Modena, lunedì 11 dicembre, si discuterà, dal punto di vista storico, con esperti e studiosi delle 150 ore nel corso del panel mattutino, mentre in quello pomeridiano prenderanno parola testimoni diretti di quell’esperienza. Verrà infine proiettato il documentario “150 ore a Pavia”.
Il secondo giorno a Reggio Emilia, martedì 12 dicembre, si partirà invece dalle testimonianze locali e nazionali, con una riflessione conclusiva affidata a Francesca Re David della Segreteria nazionale della Cgil sui temi della contrattazione e della formazione oggi; stesso taglio avrà il panel pomeridiano, con uno sguardo più mirato all’organizzazione del lavoro, alle modificazioni del tessuto produttivo e ai temi della formazione permanente dei lavoratori.
Le conclusioni di entrambe le giornate sono affidate ai rispettivi Segretari generali territoriali delle Camere del Lavoro, Daniele Dieci e Cristian Sesena.
A Reggio Emilia, in chiusura della due giorni, sarà infine inaugurata nella corte interna della Camera del Lavoro una Biblioteca sindacale che raccoglie migliaia di volumi sulla storia del sindacato e del nostro Paese. Sarà intitolata a Giulio Regeni, ricercatore barbaramente ucciso la cui tragedia umana ha assunto ormai una valenza politica universale.
La biblioteca sarà a disposizione di studenti e ricercatori sia per il prestito e la consultazione dei volumi catalogati sia come aula studio.
“Non è una commemorazione tout court di un evento significativo della storia del sindacalismo confederale. La conquista delle 150 ore parla al presente e lancia sfide importanti per il futuro. Il tema della formazione deve divenire un diritto individuale in capo ad ogni singolo lavoratore indipendentemente dal luogo in cui presta la sua opera. Nell’epoca delle grandi transizioni (digitale, ecologica) avere accesso ai saperi vecchi e nuovi rappresenta un obbiettivo strategico per la Cgil a tutti i livelli”. Dichiara Cristian Sesena, Segretario generale Cgil Reggio Emilia.
“Questa iniziativa – afferma Daniele Dieci Segretario generale Cgil Modena – oltre che rafforzare le relazioni con il mondo del sapere e della formazione deve essere l’occasione per il sindacato per rilanciare la propria azione contrattuale: la libertà dei lavoratori e delle lavoratrici anche oggi, dentro un mercato del lavoro sempre più frastagliato ed escludente, passa dal mettere la formazione, la cultura e lo studio al centro della vita delle persone. Si deve ricostruire ciò anche nell’esercizio della contrattazione aziendale e territoriale”.
Le due giornate di convegno si terranno in Camera del Lavoro, a Modena in Piazza della Cittadella, 36 e a Reggio Emilia in via Roma, 53.