“Adesso basta” è lo slogan sotto il quale si è svolta la grande manifestazione di venerdì scorso a Reggio Emilia, in una giornata di sciopero partecipatissimo. E nessuna affermazione appare più opportuna di questa per condannare ancora gli ennesimi femminicidi, tra cui quello che ha reciso con inaudita ferocia la giovane vita di Giulia Cecchettin.
Sarà pensando a lei, a questa giovane donna che stava per laurearsi, e a tutte le altre (più di cento) che l’accompagnano in un devastante elenco, che sabato 25 novembre – Giornata internazionale della violenza contro le donne – ribadiremo il nostro “Adesso basta”.
Alle ore 10:00 nella Corte interna della Camera del Lavoro di via Roma, in mezzo a più di cento palloncini bianchi sospesi da terra, a rappresentare le donne uccise per mano di uomo, è prevista una lettura collettiva dei nomi di tutte le vittime di femminicidio di quest’ultimo anno:a futura memoria.
Alle ore 10:30 inaugureremo una panchina rossa, donata dalla Filcams provinciale, che campeggerà all’interno della sede sindacale: a ricordare ogni giorno e ad ogni ingresso, anche fuori dalle ricorrenze istituzionali, come perdere la vita a causa della violenza maschile sulle donne non sia più concepibile, perché mai lo è stato.
Alle ore 11:00 infine la Camera del Lavoro parteciperà alla camminata in rosso promossa dal Comune di Reggio Emilia.
In questi giorni, in cui le parole – necessarie e parte fondamentale del processo di cambiamento – sono state tante è d’obbligo altresì chiedersi quali azioni concrete sia possibile mettere in campo.
Come, oltre la ferma condanna e il più sentito cordoglio, sia possibile agire per arginare un fenomeno davanti al quale ogni volta ci si sente impotenti, ogni volta si spera che sia l’ultima.
E allora certi che si debba partire dagli ambienti che si abitano – dalla famiglia, alla scuola, ai luoghi di lavoro – come Cgil iniziamo da ciò che viviamo quotidianamente : il nostro stesso posto di lavoro.
E’ per questo abbiamo deciso di rivolgere a uomini e donne della nostra Organizzazione un percorso formativo, a cura dell’associazione “Maschile Plurale”, per aprire una riflessione sui temi del sessismo nei contesti lavorativi, della promozione della parità, del superamento di logiche discriminatorie sulla base del genere.
“Prendersi cura della vita e del lavoro. In dialogo tra uomini e donne per ritrovare il senso e la qualità di quello che facciamo” è il titolo del progetto che si terrà tra novembre e dicembre e che risponde ad un impegno preciso che come Cgil portiamo avanti da anni, in cui accanto alla contrattazione collettiva ed aziendale, si promuovono campagne di formazione e informazione per provare a scalfire quel sistema gerarchico di potere e controllo che si alimenta di innumerevoli sfaccettature e che si chiama ancora patriarcato.
Accanto al piano più squisitamente formativo da sempre ne affianchiamo uno altro: quello più propriamente culturale. Nelle ultime settimane, solo per citare le ultime iniziative, sono state inaugurate due mostre: “Oltre Dafne fermare Apollo – immagini di storia e cambiamento in Italia” progettata da UDI nazionale (Unione Donne Italiane), visitabile fino al 30 novembre in Camera del Lavoro.
Si tratta di una mostra di grande valore storico eppure attualissima: attraverso immagini, fotografie, manifesti ed interviste rilancia l’eredità delle battaglie sindacali e politiche per la conquista dei diritti che hanno contribuito a cambiare norme, leggi e aspetti culturali della nostra società dal dopoguerra ad oggi.
“Un’Immagine Contro gli Stereotipi di Genere” è invece il titolo di una selezione di grafiche tratte dalla mostra ospitata in Camera del Lavoro in occasione dell’8 marzo scorso e realizzata con gli studenti dell’Istituto “B.Pascal” di Reggio Emilia che viene ora ospitata, fino al 18 gennaio 2024, presso la Biblioteca di San Pellegrino “Marco Gerra”.
Sabato 25 Novembre parteciperemo alla “camminata in rosso” dietro lo striscione della Camera del Lavoro e ci uniremo alle voci e alle presenze di uomini e donne, giovani e meno giovani, associazionismo, mondo dello sport, Istituzioni e cittadinanza.Convinti che solo insieme si possano gettare le basi di una società che spezza le catene del patriarcato che ancora ci permea: per il presente e per il futuro che ci aspetta. Perché “se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
La Segreteria CGIL Reggio Emilia