I SINDACATI “Una boccata di ossigeno: effetti positivi in busta paga e prestazioni extracontrattuali aggiuntive della bilateralità”
E’ stato siglato lo scorso 19 giugno, tra le organizzazioni datoriali e sindacali territoriali del settore, il nuovo contratto integrativo edile della Provincia di Reggio Emilia.
Un’intesa che arriva dopo una lunga e complessa trattativa e a distanza di un lungo periodo dall’ultimo rinnovo.
Un contratto unitario che inaugura un percorso di armonizzazione dei contratti edili presenti in Provincia, partendo dall’omogeneizzazione e dal miglioramento di alcune indennità (trasferta,mensa, ecc.) e che prova a seguire, anche nella contrattazione di secondo livello, il percorso di unificazione degli Enti Bilaterali Edili di Reggio Emilia, intrapreso dieci anni fa – il 1 gennaio 2013 – quando nacque la Cassa edile unica riunendo le casse della cooperazione e artigianato con quella dell’industria, un percorso poi concluso con l’unificazione della Scuola edile e il CPT.
“Con riferimento ai circa 4000 lavoratori del settore edile presenti mediamente ogni mese a Reggio Emilia, a partire dal prossimo 1 ottobre 2023 sono previste nuove e/o integrate prestazioni extracontrattuali della bilateralità di settore per i figli dei lavoratori edili – dall’asilo nido ai corsi post laurea passando per i centri estivi – oltre che per le nascite/adozioni e per i matrimoni. Anche in riferimento alle circa 1000 imprese edili con dipendenti presenti mediamente ogni mese a Reggio Emilia sono previste prestazioni extracontrattuali in termini di premialità per aziende virtuose” spiegano Feneal Uil Filca Cisl Emilia Centrale e Fillea Cgil con i rispettivi segretari Giulio Nota, Salvatore Cosma e Sabatino Aliberti.
“Siamo soddisfatti dell’esito della trattativa perché questo contratto contribuisce a restituire dignità al lavoro e ai lavoratori edili reggiani in un momento in cui l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno eroso notevolmente il potere di acquisto dei lavoratori – proseguono in una nota i sindacati – . A tal proposito sarà riconosciuta ai lavoratori un’indennità una tantum di 300 euro che sarà erogata nella busta paga di giugno 2023 a fronte di un’anzianità aziendale di almeno 6 mesi, nonché l’applicazione dell’istituto del EVR (elemento variabile della retribuzione) erogabile nel triennio 2024/2025/2026 in base ai parametri previsti nel rispettivo accordo di definizione sottoscritto in contemporanea”.
Infine, si tratta di un contratto in cui le Organizzazioni sindacali hanno voluto fortemente mettere l’accento sull’importanza di qualità e competenze nel lavoro ma soprattutto sulla legalità e sulla sicurezza, temi che “devono costituire il caposaldo del lavoro quotidiano nei cantieri edili, elemento che rimarchiamo con questo contratto attraverso punti precisi come la previsione di interventi formativi aggiuntivi presso l’ente bilaterale scuola edile, la valorizzazione del Cruscotto di Cantiere come “strumento” della bilateralità per il monitoraggio dei cantieri in provincia e del Badge digitale di cantiere (a seguito dell’accordo di collaborazione siglato in Prefettura il 02 maggio 2022) – concludono Feneal Uil, Filca Cisl Emilia Centrale e Fillea Cgil – affinché legalità e sicurezza diventino binomio irrinunciabile in edilizia e sinonimo di prevenzione degli infortuni purtroppo, ancora troppe volte, anche gravi”.