DA REGGIO EMILIA IN OLTRE 500
“Difendiamo il diritto alla salute” è il titolo della grande manifestazione di sabato prossimo 24 giugno in piazza del Popolo a Roma, indetta dalla Cgil insieme ad altre 60 associazioni di volontariato, laiche e cattoliche, per manifestare contro i tagli alla spesa sanitaria e la privatizzazione del sistema sanitario, a favore di una sanità pubblica, universale e gratuita per tutti i cittadini.
Da Reggio Emilia parteciperanno oltre 500 lavoratori e pensionati che raggiungeranno la capitale in treno, pullman e mezzi propri.
Dopo le manifestazioni interregionali unitarie con Cisl e Uil del 6 13 e 20 maggio a Bologna, Milano, Napoli per la Cgil la mobilitazione continua.
Il Governo Meloni moltiplica i tavoli su temi come pensioni, salute e sicurezza, politiche fiscali e riforma della fiscalità, precarietà e rinnovi dei contratti collettivi nazionali, ma non va oltre le convocazioni cui non seguono risposte concrete alle istanze della CGIL.
La situazione della sanità pubblica è emblematica in tal senso:
“Abbiamo incontrato un paio di fa il ministro Schillaci; nessuna disponibilità è stata data a rifinanziare adeguatamente il Fondo Sanitario Nazionale né a promuovere politiche serie sul personale per rispondere alla ormai conclamata irreperibilità di figure professionali come medici, infermieri e OS. Siamo usciti dall’incontro con l’ennesima promessa dell’ennesimo tavolo di confronto, ossia l’ennesima prova di una strategia dilatoria che il Governo pare avere adottato su tutti i capitoli oggetto delle nostre rivendicazioni.” Dichiara Cristian Sesena, Segretario generale della CGIL di Reggio Emilia.
Anche nella provincia di Reggio Emilia il tema della sanità è stato oggetto di un ampio dibattito pubblico fra ipotesi di riforma del sistema di emergenza urgenza, riaperture dei pronto soccorsi, e liste di attesa lunghe fino a 2 anni.
“E’ abbastanza chiaro che la sanità pubblica è entrata nel mirino di questo Governo, che non vuole investirci, favorendo in questo modo il dilagare del privato. E’ una scelta ideologica precisa che guarda ai modelli ultra liberisti, dove i ricchi hanno le cure migliori (pagando) e i poveri rinunciano alle cure perché non se le possono permettere. E’ il momento di una larga campagna di opinione e mobilitazione per dire NO ad una operazione che rischia di spaccare ulteriormente il paese. Noi ci siamo e ci saremo in piazza a Roma sabato e nei territori per dare assistenza e aiuto alle persone in difficoltà. In questa battaglia in difesa della nostra coesione sociale, un ruolo lo devono giocare anche la Regione e gli enti locali: se vogliono difendere il nostro modello si schierino ora senza ambiguità contro il disegno del Governo ” conclude il Segretario della Camera del lavoro.
Per chi volesse partecipare è possibile chiamare lo 0522.457238