Gli incontri con i Comuni sui bilanci di previsione 2023, iniziati già a fine novembre 2022 e non ancora terminati, hanno messo in evidenza le difficoltà che gli Enti Locali avranno già a partire da quest’anno nella tenuta dei servizi offerti. A fronte da una parte dell’aumento considerevole dei costi energetici, del costo del personale dovuto al doveroso rinnovo dei contratti pubblici e della morsa inflattiva, e dall’altra parte a causa della quasi totale assenza quest’anno di trasferimenti statali ai Comuni, le Amministrazioni si sono viste costrette a redigere bilanci prudenziali che faticosamente salvaguardano la tenuta dei servizi, spesso a discapito di altre voci di spesa come ad esempio iniziative culturali o manutenzione del verde pubblico.
Lo sottolineano in una nota le Organizzazioni sindacali ribadendo che le criticità non sono tuttavia solo delle Amministrazioni, ma anche e soprattutto delle famiglie: povertà energetica e povertà abitativa si vanno infatti ad aggiungere alla povertà da lavoro. Laddove sempre più persone sono in difficoltà pur lavorando.
“Come Organizzazioni sindacali confederali, insieme alle categorie dei pensionati, abbiamo chiesto a tutti i Comuni incontrati finora di prevedere nei bilanci azioni a sostegno delle famiglie più in difficoltà per temi come il caro energia e gli affitti – spiegano – Abbiamo inoltre portato avanti la richiesta di un fondo da dedicare alle agevolazioni sociali per la Tari, di poter cioè applicare una scontistica sulla tassa rifiuti in base alla dichiarazione Isee”.
Con alcune Amministrazioni – come Reggio Emilia, Campegine, Castellarano, Reggiolo, Rubiera e San Polo – sono già stati firmati accordi per queste agevolazioni ed è già possibile scaricare dal sito dei Comuni la modulistica; con altri Comuni gli accordi sono in via di definizione. I cittadini possono verificare presso il proprio comune di residenza.
“Questi risultati sono il frutto di relazioni sindacali consolidate nel tempo che permettono di contribuire a difendere il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e di contrastare la vulnerabilità economica e le disuguaglianze, comprese quelle di genere. – proseguono Elena Strozzi, Segreteria Cgil provinciale e Andrea Sirianni, Segreteria Cisl Emilia centrale – Per questo motivo a tutti i Comuni incontrati, oltre a chiedere un impegno in merito alla promozione delle comunità energetiche, abbiamo chiesto che vengano redatti anche bilanci di genere, ovvero di prevedere quali effetti sulle pari opportunità abbiano le azioni e le scelte politiche che si intende intraprendere”.
“Permangono tuttavia spazi di miglioramento nella rete delle relazioni sindacali con i Comuni in alcune zone -come ad esempio nella bassa reggiana dove, escluso il comune di Reggiolo con il quale l’interlocuzione non è mai mancata, nessun altro Comune ha convocato le Organizzazioni sindacali per la discussione del bilancio di previsione, privando i cittadini di un importante momento di confronto con chi da sempre si batte per difendere non solo i diritti sul lavoro ma anche i diritti di cittadinanza, dimenticando che i sindacati rappresentano un importante osservatorio per la lettura dei bisogni del territorio”.