Si terrà nella giornata di domani una mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola, che a Reggio Emilia si svolgerà dalle ore 15:00 davanti alla Prefettura di Corso Garibaldi.
Un presidio, nel rispetto delle misure anti covid, organizzato da FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS CONFS, per chiedere al Governo:
- Un serio piano di stabilizzazioni, abilitazioni e valorizzazione delle professionalità dei precari che produca effetti immediati anziché le consuete 200.000 supplenze annuali.
- Un rinvio e un ripensamento delle procedure concorsuali previste per i docenti in considerazione del contesto di perdurante emergenza sanitaria.
“Bisogna prendere atto che senza il contributo dei precari – ormai ben oltre il 30% dell’organico su base nazionale – spiegano Organizzazioni sindacali – la scuola pubblica italiana chiuderebbe domattina e che sarebbe necessario un atteggiamento di minore arroganza di maggiore dialogo da parte del ministero dell’Istruzione”.
Per quanto riguarda il nostro territorio sono più di 3.500 i precari, tra docenti e personale ata, assunti a Reggio Emilia per quest’anno scolastico.
In particolare:
A questi numeri vanno aggiunti: ulteriori deroghe (circa 70) per i posti di sostegno; 750 nomine per i posti covid; più varie “supplenze brevi” sino al termine delle lezioni.
Si tratta di oltre 3.500 nomine su un organico di circa 10.000 posti.
La situazione di Reggio Emilia è purtroppo una situazione comune a tutta la scuola italiana che perennemente, anno dopo anno, continua a confrontarsi con il tema del precariato senza trovare una soluzione stabile.