Verità per Giulio Regeni

ENNESIMA AGGRESSIONE AL PERSONALE DEL PRONTO SOCCORSO

LA FP CGIL “SERVE TAVOLO CON ISTITUZIONI PER SOLUZIONI COMUNI E UN PRESIDIO INTERNO DELLE FORZE DELL’ORDINE”

E’ l’ennesima aggressione al personale dell’Area Emergenza Urgenza dell’Ospedale quella avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi ai danni di tre operatori del Santa Maria Nuova.

“Una continua escalation di violenze nei confronti degli operatori sanitari da parte di chi si trova in uno stato di alterazione mentale e diventa sempre più aggressivo verso chi è preposto a prestare cure – si legge in una nota della Fp Cgil – Fortunatamente parliamo di pochi, rispetto alle centinaia di persone che si recano nei presidi d’urgenza, ma dobbiamo fare i conti anche con chi pensa che la violenza sia la strada”.


“Come detto anche in altre occasioni crediamo che l’Ausl da sola non possa risolvere il problema delle violenze sugli operatori sanitari, ma ribadiamo che è necessario aprire un confronto con tutte le Istituzioni e le Forze dell’ordine che sono impegnate a vigilare sul Pronto soccorso, specie nelle ore notturne, ma sono solo di passaggio – continua la FP Cgil – E’ necessario aprire un Posto di polizia all’interno del Pronto soccorso del Santa Maria H24, in modo che la presenza stessa delle Forze dell’ordine possa fare da deterrente oltre che intervenire prontamente al bisogno”.


“Ad oggi strumenti deterrenti come telecamere all’interno del servizio e norme di legge che condannano chi fa violenza agli operatori sanitari sono già presenti ma spesso chi commette violenze fisiche ha poco da perdere e non si ferma davanti alle conseguenze – conclude il sindacato – Pertanto questi strumenti da soli non servono a risolvere il problema. Più volte sono stati poi citati i bodyguard o i vigilanti, operatori che non hanno la stessa autorità della polizia e si configurano come ulteriori elementi di deterrenza quando non diventino vittime anch’essi”.

“Come Fp Cgil continueremo a chiedere alle Istituzioni di impegnarsi ad incontrarci per trovare una soluzione comune per la copertura H24 l’area dell’emergenza urgenza”.

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