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VSG (ex BUTLER), 32 ORE DI SCIOPERO “LA DIGNITÀ NON È IN VENDITA”

Il caldo non ha fermato gli operai della VSG (ex Butler) di Rolo che anche questa mattina hanno presidiato i cancelli della propria azienda sotto un sole cuocente, con l’ennesima fermata in sciopero per la vertenza contrattuale.

“Vogliamo che l’azienda si sieda al tavolo a discutere di tutto il contratto, non solo una parte” afferma Sabrina Giovanelli della Fiom di Reggio Emilia “e pretendiamo che vengano messe da parte le pregiudiziali che fino ad ora abbiamo ascoltato”.

Questa mattina oltre ottanta lavoratrici e lavoratori della VSG di Rolo, di cui ben trenta lavoratori con contratti in somministrazione, hanno nuovamente scioperato per il rinnovo del contratto aziendale, insieme ai colleghi degli stabilimenti di Ostellato, in provincia di Ferrara e di Sasso Marconi, in provincia di Bologna.

“Gli scioperi stanno avendo percentuali al 95% nei reparti produttivi in tutti gli stabilimenti della nostra Regione e anche a Torino, dove è insediato il quarto plant del gruppo” dichiara Giovanni Verla che per la Fiom dell’Emilia Romagna coordina la trattativa con la multinazionale “l’unità dei lavoratori tra i diversi territori è una forza di cui i manager dovranno tenere conto, infatti la volontà è di proseguire con il conflitto se non si avranno adeguate risposte”.

La VSG è una storica azienda del nostro territorio che da decenni produce smontagomme e insieme ad altre importanti aziende del distretto correggese è un fiore all’occhiello nel mondo per questa produzione.

I lavoratori in assemblea questa mattina hanno votato di proseguire la lotta, nonostante la fermata che avverrà con le ferie, quindi anche venerdi 2 agosto lo stabilimento di Rolo sarà fermo, tutte le maestranze hanno deciso all’unanimità di astenersi dal lavoro anche l’ultimo giorno di lavoro prima della chiusura collettiva.

Con questo ulteriore blocco sono 32 le ore di sciopero complessive messe in campo finora dalla Fiom, dalle Rsu e dai lavoratori.

“In questi giorni, dichiara la Fiom di Reggio, abbiamo dovuto assistere purtroppo al tentativo del management di dividere i lavoratori, in alcuni casi avvicinandoli con promesse, in altri casi intimidendo con minacce e persino convocando una assemblea per parlare della trattativa direttamente coi lavoratori”.

“Abbiamo diffidato l’azienda a proseguire in iniziative di questo tipo dal tenore antisindacale” afferma Simone Vecchi, Segretario Generale della Fiom di Reggio Emilia “questi biechi tentativi di dividere e indebolire i lavoratori hanno trovato una risposta nella adesione massiccia allo sciopero di oggi e nella decisione convinta di proseguire la lotta, a partire dallo stop di otto per venerdi”.

Per la Fiom questa azienda ha avuto negli anni un andamento economico così positivo che non si spiega la rigidità dei manager al tavolo negoziale, che dal punto di vista sindacale è interpretato come un inutile e danno braccio di ferro.

“Quando i manager si organizzano per dividere i lavoratori che scioperano stanno dimostrando la propria debolezza di argomenti al tavolo” continua la Fiom “ma confidiamo che si trovino soluzioni negoziali nei prossimi incontri, noi abbiamo fatto proposte molto pragmatiche per arrivare ad una mediazione. Siamo fiduciosi”.

“La dignità non si può comprare” chiosa infine Vecchi “e nessuno la metterà in vendita. Questi lavoratori in sciopero ogni giorno possono tornare a casa a testa alta sapendo di aver fatto la cosa giusta per sé, per le proprie famiglie e anche per l’azienda in cui lavorano. La lotta continuerà dopo le ferie, è una promessa e sarà un fatto”.

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