Si è svolto oggi in Provincia l’incontro convocato da Agenzia per la mobilità di Reggio Emilia alla presenza anche del Comune di Reggio e dell’Azienda Seta.
“Un incontro in cui è emerso che – fanno sapere Cgil e Filt in una nota – dal prossimo primo settembre, a causa del perdurare delle difficoltà nella ricerca di personale autista saranno previste nuovamente riduzioni di servizio sul trasporto pubblico locale. Riduzioni accompagnate, come da precisazione dell’Agenzia per la mobilità, da una rimodulazione complessiva del servizio Tpl che non tenga unicamente conto del calendario scolastico ma possa rispondere anche ai bisogni della popolazione nel suo complesso, lavoratori e cittadini inclusi ”.
CGIL e Filt pur accogliendo positivamente l’impostazione di un calendario non più tarato unicamente sul trasporto scolastico, hanno espresso netta contrarietà ad una politica di ulteriori riduzioni di servizio
“Si continua a prorogare una situazione che doveva essere eccezionale e temporanea – scrivono i sindacati in una nota – Le ricette messe in campo da Seta, che ha deciso unilateralmente di puntare tutto su una accademy che evidentemente non sta dando i frutti sperati, si stanno rivelando fallimentari. – chiosano Luca Chierici della segreteria Cgil reggiana e Federico Leoni, Segretario Generale della Filt Cgil provinciale – “Occorre dare maggiore spazio ad un vero confronto con le parti sindacali partendo da una più ampia condivisione di informazioni e dalla costruzione di soluzioni il più possibile concordate”.
A margine dell’incontro l’Agenzia per la Mobilità ha confermato la volontà a fornire più nel dettaglio le informazioni anticipate nell’incontro odierno per poi dare spazio ad un confronto di merito aperto a modifiche e suggerimenti, apertura giudicata positivamente dal sindacato.
“Dobbiamo riscontrare con grande disappunto – sottolineano infine Cgil e Filt – che ad oggi manca ancora la volontà di Seta di investire concretamente le risorse economiche messe a disposizione da Provincia e Comune di Reggio per dare risposte alle maestranze, a partire dal riconoscimento per tutto il personale di buoni pasto da poter utilizzare in alternativa al servizio mensa. Seta porti rapidamente il tema nel proprio CDA – concludono Chierici e Leoni – e chiarisca definitivamente se intende ricevere tali risorse per migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti”.