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SISTEMA SANITARIO: CON LE FERIE STIVE ARRIVANO LE PRIME DIFFICOLTA’

LA FP CGIL “Mancano i professionisti, necessario continuare la ricerca per permettere a tutti di fruire di un diritto acquisito”

“Con l’arrivo delle ferie estive si evidenzia ancora una volta la mancanza di professionisti in tutti ruoli del sistema sanitario”. Così la Funzione Pubblica Cgil dopo che nell’ultimo incontro tra Ausl e Organizzazioni sindacali è emerso come, nonostante la ricerca di personale sia partita già dai primi di aprile “il rischio ora sia quello di trovarsi con un pugno di mosche”.

“Sono tante le difficoltà – spiega il sindacato – parecchi accettano e poi, ottenendo proposte migliori, rifiutano; altri cercano destinazioni più favorevoli, altri, per necessità logistiche o familiari, non sono messi nelle condizioni di accettare un’assegnazione a sorpresa da Guastalla a Castelnovo ne’ Monti. Ad altri non viene concesso il tempo di dare il periodo di preavviso ed effettuare le ferie nell’attuale posto di lavoro e questo accade non solo per assunzioni a tempo determinato ma anche per contratti a tempo indeterminato”.

I presidi sanitari più colpiti da questa carenza sono gli ospedali di Castelnuovo Monti e Guastalla, l’area della Salute mentale e lo stesso Santa Maria Nuova manifesta delle difficoltà.

“Ad oggi le proposte dell’Ente a garanzia della fruizione delle ferie, in caso non si trovassero i professionisti, riguardano la possibile rimodulazione dei turni o i rientri a copertura delle assenze programmate – spiega la FP – Dal nostro punto di vista non sono queste le soluzioni auspicabili, è necessario invece continuare con la ricerca del personale per garantire l’effettiva fruizione delle ferie estive maturate dal personale”.

“Consapevoli delle difficoltà di arruolamento di tutto il personale sanitario – continua la nota della Fp Cgil – da tempo chiediamo all’Ausl di modificare alcune modalità ormai strutturali: spostamento dei professionisti da un distretto all’altro per la copertura dei bisogni o per la chiusura/spostamento di servizi da un distretto all’altro, negazione di part-time e/o flessibilità oraria per la gestione di figli, anziani o congiunti con la 104, negazione di aspettative e/o di mobilità interne che portano il personale formato e stabile al licenziamento quindi, ancora una volta ci troviamo in una situazione emergenziale e straordinaria per cui si rendono necessarie soluzioni altrettanto estemporanee come modificare le riduzioni dei posti letto già programmate ed effettuare il pagamento delle ore in eccedenza con prestazione aggiuntiva come previsto del verbale regionale sottoscritto nelle scorse settimane e per tutte le figure professionali”.

“Lo stesso accordo – spiegano Gaetano Merlino e Luana Congiu della Fp – stabilisce che, a fronte del rientro delle liste d’attesa come da Legge di bilancio, deve esser incrementato il personale a sostegno di queste. Ciò perché gli obbiettivi dati dalle Regioni alle Aziende non devono esser raggiunti a scapito dei professionisti o delegando ai privati”.

Ad oggi quantificare esattamente le risorse necessarie per sopperire alla carenze di personale non è possibile – fa sapere il sindacato – ma si stima che tra dirigenti, medici e professioni sanitarie si possa parlare di alcune centinaia di unità; il termine ultimo per questa quantificazione stabilito dall’Ente dovrebbe esser la metà giugno, periodo in cui le ferie estive sono però già partite.

“Da parte nostra saremo al fianco dei lavoratori, per garantire la fruizione dei periodi di ferie già concordati dal mese di aprile – concludono Merlino e Congiu – Riteniamo che si tratti di un diritto sacrosanto per tutti i lavoratori, compresi quelli dell’Ausl che da anni sono sottoposti a carichi di lavoro e ad un impegno notevole in un ambito fondamentale come quello della sanità”.

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