Verità per Giulio Regeni

SETA. LA CGIL “SERVONO RISPOSTE CONCRETE E UNO SCATTO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI”

“Quanto emerso sulla stampa odierna relativa al cosiddetto “piano di rilancio” di Seta appare grave ed anche al limite del grottesco: siamo di fronte ad un’Azienda che decide di non dare alcuna risposta alle rivendicazioni dei dipendenti, neppure dopo anni di scioperi e segnalazioni relative alle pessime condizioni di lavoro, alla cronica carenza di personale e al “fuggifuggi” di chi è già assunto”.

Così la Cgil di Reggio Emilia che denuncia da anni, unitamente alla Filt, problemi e disservizi del trasporto pubblico locale.

“Occorre prendere atto che ci troviamo davanti ad una dirigenza totalmente distaccata dalla realtà e incapace di capire il ruolo fondamentale dei dipendenti negli andamenti aziendali, a maggior ragione in quelle realtà in cui si fatica a reperire personale – si legge nella nota della Cgil – Allo stesso modo vediamo l’indifferenza di chi dirige l’Azienda verso il livello qualitativo del servizio offerto alla cittadinanza e all’utenza che sui suoi mezzi deve viaggiare”.

“Seta appare una società ostinata nel continuare a percorrere strade già battute, seppur rivelatesi totalmente inadeguate, quale ad esempio la famigerata “academy” che si è dimostrata negli anni totalmente insufficiente a dare risposte in termini di nuova occupazione – sottolinea Luca Chierici della Segreteria confederale Cgil – Incomprensibile anche la mancata risposta, a mesi di distanza, sulla possibilità di ricevere circa 150mila euro dagli Enti locali reggiani da investire a favore dei dipendenti, tema sul quale ci aspettiamo una risposta definitiva nel corso dell’incontro previsto per la prossima settimana presso la Provincia di Reggio Emilia”.

“Riteniamo che Reggio non possa e non debba rinunciare ad un proprio ruolo in questa partita, serve uno scatto di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dagli amministratori locali che devono riappropriarsi del loro ruolo di rappresentanti dei cittadini in qualità di veri proprietari dell’azienda e iniziare a determinare la direzione delle scelte strategiche per il TPL reggiano – continua Chierici – Investire su un TPL nuovo ed attrattivo non si riduce nell’investimento in nuovi mezzi: servono interventi a 360 gradi a partire dal fronte occupazionale”.

Infine, l’auspicio della Cgil è anche quello di una ricomposizione del fronte sindacale: “la gara a chi proclama prima gli scioperi non è utile alla risoluzione dei problemi, serve ridare in mano ai dipendenti la possibilità di scegliere da chi vogliono essere rappresentati, a partire dalla costituzione della RSU. La Cgil è pronta a questa sfida, attendiamo con fiducia che anche le altre Organizzazioni sindacali la accettino”.

Tutte le notizie in “CGIL”
Notizie Correlate