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SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA DI CORREGGIO. FP CGIL “CONTINUI IL CONFRONTO, SI LAVORI PER DARE SOLUZIONI CONCRETE AI LAVORATORI”

Trascorse alcune settimane dall’inizio del confronto tra Sindacati ed Ausl in merito ai problemi del Servizio diagnosi e cura di Correggio (SPDC) si continua a lavorare con l’obbiettivo di dare risposte e tempi certi ai problemi dei lavoratori di quel reparto.

“L’esito dell’ultimo incontro di pochi giorni fa ha visto la messa in campo di una serie di proposte ed azioni concrete – scaturite dai confronti intercorsi – che Ausl si è impegnata ad inserire in un documento, da concordare insieme alla Organizzazioni sindacali, che conterrà impegni, tempi e step di realizzazione a breve, medio e lungo termine con l’obbiettivo di affrontare e dare risoluzione alle varie problematiche portate al tavolo dai rappresentanti dei lavoratori – scrive in una nota la Fp Cgil provinciale – In particolare, i temi da affrontare prioritariamente riguardano l’aumento della sicurezza di lavoratori ed utenti all’interno della struttura stessa, un incremento della formazione specifica proposta agli operatori e, non ultimo, il possibile ritorno del servizio nella città di Reggio, in locali adeguati alla tipologia di servizio erogato”.

“Il rientro in città non può, da solo, rappresentare la soluzione al problema delle aggressioni subite dal personale certamente però la centralità del servizio potrebbe portare un beneficio in termini di eventuali tempistiche di intervento, in particolare durante la sera/notte, da parte delle forze dell’ordine per via della maggior vicinanza e presenza. Uno spostamento del servizio in città poi, data la vicinanza al Santa Maria Nuova, Ospedale principale della Provincia e ai servizi territoriali afferenti alla salute mentale, garantirebbe certamente consulenze specialistiche più veloci ed efficaci per i pazienti e potrebbe contribuire a rendere il servizio più attrattivo per il personale” continua la nota del Sindacato.

“Su questo aspetto però, come Fp Cgil, rimaniamo convinti che lo spostamento del servizio debba coniugarsi ad una progettazione degli spazi interni ed esterni adeguata alle esigenze particolari del servizio. E per una progettazione di qualità è fondamentale ascoltare le istanze dei lavoratori che nel servizio lavorano quotidianamente”.

“Come Fp Cgil continueremo a lavorare per arrivare ad una rapida conclusione del confronto che riteniamo debba avere come primo obbiettivo la riduzione del rischio di aggressioni al personale, consapevoli che occorra fornire ai lavoratori maggiori risposte, sia attraverso adeguati e continui percorsi di formazione, sia attraverso il collegamento e la collaborazione con l’Ospedale Santa Maria Nuova e i servizi territoriali,sia con l’aggiornamento o la creazione di procedure interne chiare ed esaustive. E’ necessaria anche una maggiore valorizzazione dell’impegno lavorativo ragionando a questo fine di un’equiparazione in termini di indennità a quelle del personale dell’emergenza-urgenza considerando che si garantisce un servizio analogo, anche se limitato alla sfera della salute mentale”.

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