FILCAMS FISASCAT E UILTUCS “DIVISI DALL’AZIENDA MA UNITI NELLA LOTTA E NELLE RICHIESTE”
SCIOPERO E PRESIDIO DAVANTI LA SEDE DI UNIPOLRENTAL
E’ sciopero per le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Unipol che applicano il contratto nazionale del terziario. Una mobilitazione, proclamata a livello nazionale, che coinvolge sul nostro territorio quasi duecento dipendenti di Unipolrental
Dopo aver avviato la discussione sulla piattaforma votata da lavoratrici e lavoratori per l’avvio della trattativa sulla contrattazione integrativa nelle aziende del gruppo Unipol che applicano il contratto del terziario sul territorio nazionale, con lo scopo di ridurre le differenze retributive e normative con il comparto assicurativo, per compattare le tutele per il comparto commercio e strutturare un accordo sulla modalità di lavoro agile attualmente in essere fino a fine anno, “l’azienda – con la quale era già stato fatto un precedente incontro – nella riunione nazionale dello scorso 18 dicembre – si legge nella nota di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – ha rigettato la piattaforma votata dalle lavoratrici e dai lavoratori comunicando che non prorogherà lo smart working a tutti ma solo ad alcune aziende del comparto e dicendosi disponibile a ratificare solo alcune delle tutele già previste dai regolamenti aziendali”
Per queste ragioni i sindacati hanno proclamato un pacchetto di ore di sciopero, di cui le prime 8 ore si svolgeranno domani, 20 dicembre, con un presidio di lavoratrici e lavoratori a livello territoriale dalle ore 8.30 alle ore 12.30 sotto la sede Unipolrental di Reggio Emilia – Corte Tegge – Via Vico 10/c.
“Non siamo notai e non esistono e non devono esistere lavoratrici e lavoratori di serie A e lavoratrici e lavoratori di serie B – sottolineano Irene Greco della Filcams Cgil Re, Simone Zannoni della Fisascat Emilia Centrale ed Eleonora Tatulli della Uiltucs MoRe- le lavoratrici ed i lavoratori Unipolrental chiedono il contratto integrativo del comparto commercio, lo smart working strutturale, pari diritti e pari tutele” .
“E’ necessario un cambio di passo da parte dell’Azienda e del Gruppo ma soprattutto l’acquisizione della consapevolezza che il mondo del lavorato sta cambiando e che così attestandosi si rischia di perdere e disperdere la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori oggi dipendenti di Unipolrental che si sentono presi in giro – concludono Filcams Fisascat e Uiltucs -. Chiediamo ai vertici di riattivare il dialogo sindacale volto seriamente ad ascoltare le istanze dei tavoli nazionali e locali, ricordando che la piattaforma presentata mesi fa racchiude esigenze votate a maggioranza dalle lavoratrici e dai lavoratori sul territorio reggiano”.