Si è concluso nei giorni scorsi un corso di formazione sui temi della violenza maschile sulle donne e del linguaggio sessista che ha coinvolto il gruppo dirigente allargato della Filcams Cgil provinciale.
Un momento di formazione pensato “con l’obbiettivo di accrescere la capacità di lettura di contesti sociali complessi e diversificati, fornendo strumenti in grado di facilitare l’instaurarsi di relazioni interpersonali e di genere costruttive e paritarie a partire dal luogo di lavoro che quotidianamente si vive”.
La Filcams è da tempo impegnata sul tema della parità genere nei luoghi di lavoro partendo dalla prevenzione e dall’impegno per l’individuazione di linguaggi sessisti in ambito lavorativo, per questo la formazione continua fa parte delle azioni pro attive messe in campo dalla categoria.
Il corso organizzato insieme ad Alessandra Campani e Elisa Bianchi dell’Associazione “Non da sola” si è svolto in due giornate che hanno coinvolto quaranta donne e sedici uomini tra sindacalisti e delegati parte del gruppo dirigente della categoria che segue lavoratori e lavoratrici del settore commercio, turismo e pulizie e vigilanza.
“La regolamentazione in fatto di violenza di genere si è evoluta partendo dal trattato di Instabul e a cascata a livello europeo, nazionale e regionale – sottolinea Elena Cigarini, che per la Filcams ha la delega alle politiche di genere – Sono state inserite definizioni chiare dei fenomeni di violenza e misure concrete per contrastarli, per questo è importante partire dalla prevenzione e dalla dimensione socioculturale coltivando l’attenzione al linguaggio e a tutti quei segnali spia che possono rivelare situazioni di disparità a diverse gradazioni”.
