Verità per Giulio Regeni

ITALCUSCINETTI DI RUBIERA: IL LAVORATORE VINCE ANCHE VERSO IL RICORSO IN CASSAZIONE PROPOSTO DALL’AZIENDA

Con enorme soddisfazione la Filcams CGIL Reggio Emilia commenta l’esito della sentenza pubblicata l’8 agosto 2024 dalla Suprema Corte di Cassazione (l’udienza si è tenuta lo scorso giugno) contro il licenziamento del lavoratore Mirco Gilioli, Rappresentante sindacale aziendale della Filcams CGIL Reggio Emilia che da sempre aveva ritenuto “ingiustificato e illegittimo” il provvedimento comminato dall’Azienda Italcuscinetti di Rubiera.

Nel marzo 2019, ritenendo che il lavoratore avesse fruito in modo non adeguato dei permessi della legge 104 per assistere un familiare gravemente ammalato, l’Azienda lo aveva licenziato. Era poi stato reintegrato dopo la sentenza giudiziaria arrivata un anno e mezzo dopo il licenziamento. Una vicenda che aveva visto la condanna in primo grado dell’Azienda, confermata anche nel secondo grado di giudizio.

Vicenda che si era riaperta, inaspettatamente nel 2021, con la notifica da parte di Italicuscinetti del ricorso in Cassazione.

La Filcams CGIL di Reggio Emilia ha messo in campo da subito tutte le azioni volte ad ottenere un dialogo con l’Azienda per il ritiro del provvedimento di licenziamento.

“Purtroppo si è dovuti arrivare a ben tre gradi di giudizio e l’8 agosto 2024 – finalmente – la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del comportamento tenuto dal lavoratore e ha rigettato il ricorso dell’Azienda” dichiara Irene Greco della Filcams CGIL Reggio Emilia.

La decisione aziendale di ricorrere in Cassazione è arrivata dopo la ripresa delle assemblee sindacali e il reintegro del lavoratore, che era – ed è – anche l’unico Rappresentante sindacale aziendale.

“A noi è sembrato un accanimento ingiustificato e un modo per  affermare che chi lavora non può permettersi di esercitare i propri diritti, sia di lavoratore che di cittadino, tutelati dalla legge. Ieri, con la pubblicazione della Sentenza della Corte di Cassazione, si è chiuso definitivamente e positivamente per il lavoratore, per la tutta la sua famiglia, per la Filcams CGIL di Reggio Emilia e per tutte e tutti i colleghi di Mirco, questo bruttissimo capitolo” dichiara Irene Greco della Filcams CGIL Reggio Emilia.

Con questa sentenza della Corte di Cassazione – commenta il lavoratore – finalmente si chiude un tormento durato 5 anni che ha messo a dura prova tutta la mia famiglia e che ha fatto trionfare la verità. Voglio veramente ringraziarla perchè da subito ha fatto fronte comune; così come ringrazio la Cgil tutta, ed in particolare i funzionari della Filcams CGIL che si sono prodigati con tutte le forze disponibili per tutelarmi contro un licenziamento pretestuoso e ingiusto ed infine colleghe e colleghi ed i tanti amici che mi sono stati vicini e mi hanno supportato con parole e gesti di conforto. Se non si ha niente da nascondere, si deve lottare per i propri diritti, soprattutto se vanno a ledere persone fragili che necessitano di aiuto. Veramente grazie a tutti”.

Anche Alessandro Gabbi, Segretario generale Filcams, ringrazia Mirco Gilioli “che ha sopportato una pressione di incertezza per 5 anni, riuscendo a chiudere un capitolo d’ingiustizia dell’Azienda, compromettendo un diritto sancito da tutti i livelli di giustizia. Dobbiamo ringraziare in primis il lavoratore che ha avuto la forza di sostenere il peso dell’incertezza avuto sino ad oggi, la sua famiglia e l’avvocato Cesare Bonazzi che ha percorso tutta la vicenda assistendo e perseguendo un’ingiustizia avanzata dall’Azienda a danno di un dipendente che ha chiesto solo i permessi ( previsti dalla Legge) di L. 104 per assistere un familiare bisognoso. Oggi possiamo dire che la giustizia ha trionfato, specialmente in un periodo in cui la tutela dei lavoratori è messa sempre più in discussione dal sistema che ricatta e indebolisce i loro diritti”.

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