“In questi giorni stanno scioperando tutte le grandi aziende del territorio, utilizzando lo sciopero diffuso proclamato dalle rappresentanze sindacali aziendali, con un’adesione di quasi la totalità dei lavoratori – dichiarano le tute blu reggiane di Cgil Cisl Uil -. Riteniamo che le aziende reggiane debbano esercitare un ruolo costruttivo per il rinnovo del contratto nazionale”.
Oggi di nuovo sciopero a sorpresa all’Argo Tractors, stabilimento di San Martino, contemporaneamente hanno incrociato le braccia le operaie e gli operai della Pommier Italia, sia del plant di Cadelbosco che di Roncocesi, all’Emak di Bagnolo, alla Bosch Rexroth di Vezzano
alla Trivium di Campegine, alla Danfoss, alla B810, alla Rcf di Reggio Emilia, alla Bertazzoni di Guastalla, Officine meccanica Fabbricese di Fabbrico e alla Stampotecnica di Correggio.
Le lavoratrici e i lavoratori della Dana Motion System hanno scioperato per il contratto e portato la solidarietà anche al presidio della Meta System, dove si sono unite anche le Rsu della Comet di Pieve.
Oggi hanno scioperato le ultime quattro ore del turno di lavoro le medie e piccole Aziende reggiane dove non ci sono le rappresentanze sindacali interne.
“E’ alta l’adesione in tutti gli scioperi – dichiarano Fim Fiom Uilm di Reggio – i lavoratori delle piccole e medie aziende a cui si applica il contratto di Federmeccanica vogliono un contratto dignitoso. Chiedono che si riparta con una trattativa su basi diverse utili a trovare nel minor tempo possibile l’intesa per migliorare le condizioni normative ed economiche difendendo il potere d’acquisto falcidiato dall’inflazione.”
“I nostri colleghi vogliono un contratto nazionale dignitoso e di qualità – affermano Fim- Fiom-Uilm territoriali – e per questo continueremo il blocco degli straordinari fino a quando Fim Fiom Uilm nazionali lo riterranno utile”.
Tutto il territorio Reggiano e’ in stato di agitazione ed iniziative di sciopero si susseguono tutti i giorni con altissima adesione da settimane.
Il 12 novembre si è rotta la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria metalmeccanica “Federmeccanica continua a sostenere di non voler riconoscere aumenti superiori all’inflazione e vuole aumentare la precarietà nei luoghi di lavoro – si legge nella nota sindacale – dopo oltre un decennio di crescita costante dei profitti e di costante precarizzazione del lavoro. I lavoratori vogliono più giustizia, meno disuguaglianze, meno precarietà”.
“Anche alle piccole e medie aziende del territorio, numerosissime e parte strutturale della filiera produttiva , chiediamo di svolgere il proprio ruolo politico all’interno di Federmeccanica, per permettere un negoziato con l’obiettivo di dare un contratto dignitoso coerente alle aspettative della piattaforma votata dai loro professionalizzati lavoratori – conclude la nota dei sindacati – Nei prossimi giorni e nel mese di Gennaio proseguiranno le iniziative di Sciopero , fino al raggiungimento degli obiettivi posti al tavolo negoziale”.