Verità per Giulio Regeni

CRISI META SYSTEM, PREOCCUPAZIONE TRA I LAVORATORI

MAZZA (FIOM): “SUBITO LE ASSEMBLEE, NON ESCLUDIAMO SCIOPERI”

“E’ importante leggere sui giornali del possibile arrivo di 170 milioni di ricapitalizzazione – così Luana Mazza della Segreteria Fiom di Reggio in merito alla crisi Meta System – ma nell’incontro del 27 settembre chiederemo conto di questi impegni: tempi e modalità, perché ai lavoratori servono certezze, non solo promesse”.

La Meta System ha informato ieri le maestranze, le Rsu e le Organizzazioni Sindacali di aver aperto una procedura di “composizione negoziata della crisi” prevista dal nuovo Codice di Crisi di Impresa, strumento volto a tutelare la continuità aziendale dentro una crisi finanziaria non gestibile con i tradizionali strumenti. Nei prossimi giorni la Camera di Commercio di Bologna nominerà un Esperto che affiancherà l’azienda nel definire le soluzioni per riportare l’equilibrio finanziario.

Il 13 settembre scorso La Fiom di Reggio Emilia, insieme alle Rsu e alla Uilm, aveva richiesto ufficialmente un incontro all’azienda invocando i diritti di informazione e confronto previsti dal codice di crisi di impresa, lo stesso è stato fissato per il prossimo 27 settembre presso la sede aziendale e avrà lo scopo, come si legge nella nota della Fiom, “di garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, di rendere noto al sindacato e ai delegati il piano finanziario per la messa in sicurezza dell’azienda da rischio di insolvenza e di conoscere i dettagli del piano industriale volto al rilancio economico e occupazionale”.

460 addetti a rischio
La Meta System è una storica azienda reggiana che oggi conta, solo nel comune di Reggio, oltre 450 addetti. Vi è poi uno stabilimento a Mornago in provincia di Varese. Il Gruppo Meta System ha unità produttive in Slovacchia e Cina, e attualmente vede tra i propri soci la multinazionale cinese Deren Electonics e due fondi bancari cinesi.
L’azienda, cresciuta nel nostro territorio producendo componenti per auto, da qualche anno ha visto un importante e crescente investimento nel settore delle auto elettriche che ha permesso l’acquisizione di commesse da aziende quali BMW, Porsche, Stellantis, ed è una delle aziende reggiane di punta nel settore delle auto a trazione elettrica.
“C’è grande preoccupazione tra i lavoratori – dichiara Luana Mazza che per la Fiom in questi anni ha rappresentato i lavoratori ai tavoli sindacali – perché siamo di fronte all’ufficializzazione di una crisi che vedevamo crescere e per questo avevamo chiesto formalmente all’azienda di dare conto della situazione”.

La crisi dell’auto in Europa
Attualmente gli operai della Meta System stanno già subendo una pesante decurtazione salariale a causa della riduzione di lavoro che negli ultimi mesi ha costretto l’azienda ad aprire la cassa integrazione ordinaria, in un primo momento, per poi accordarsi col sindacato per un contratto di solidarietà di un anno.
Nonostante la crisi finanziaria, l’azienda in questi mesi ha garantito le puntuali corresponsioni delle retribuzioni a tutte le lavoratrici e lavoratori.

Sciopero il 18 ottobre a Roma
“Il primo di ottobre svolgeremo le assemblee con tutte le maestranze – continua Mazza – e insieme a loro valuteremo le iniziative sindacali da mettere in campo, senza escludere scioperi e presidi”.
La crisi ufficializzata dalla Meta System si inquadra in una crisi generalizzata del settore automotive che da mesi vede la Fiom e le altre Organizzazioni sindacali richiedere al Governo Meloni interventi di politiche industriali che proteggano l’industria, la produzione italiana, i posti di lavoro, “intervento che il Governo Meloni, come quelli precedenti, non ha pianificato – conclude Simone Vecchi, Segretario provinciale della Fiom -. Senza un intervento pubblico nel settore dell’auto, crisi di questo tipo saranno destinate a moltiplicarsi, per questo chiediamo politiche industriali di livello nazionale ed europeo, e lo faremo con uno sciopero nazionale del settore automotive il 18 ottobre, con manifestazione a Roma in piazza del popolo”.

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