SALARIO, STABILIZZAZIONI E DIRITTI NEL NUOVO ACCORDO AZIENDALE
Rinnovato alla Lombardini di Reggio Emilia, azienda di motori del gruppo americano Kohler, il contratto aziendale firmato dalle Rappresentanze sindacali e da Fiom Fim e Uglm.
“E’ un contratto innovativo – scrivono in una nota i sindacati – che prevede un impianto di diritti individuali e collettivi che prima non erano presenti in azienda e che dimostrano, anche alle altre imprese, che buone relazioni sindacali e collaborazione possono migliorare la vita ai dipendenti”.
GLI AUMENTI
Nel 2023 viene garantito un aumento medio di retribuzione di 100 euro lordi al mese attraverso un premio da 700 euro per i prossimi sette mesi, che diventeranno 1300 euro dal 2024 e saranno erogate annualmente per sempre e vengono consolidate le quote di salario legate alla presenza giornaliera, che da 35 centesimi l’ora diventeranno 50 euro al mese indipendentemente dalla presenza, per 12 mensilità.
La parte economica del contratto non finisce qui: il Premio di risultato annuale passerà da 2.900 euro lordi a 3.200 euro; la quota a carico impresa della previdenza complementare (Fondo Cometa) salirà dal 2% al 2,5% per tutti i lavoratori iscritti al fondo, infine viene congelata la quota a carico dei lavoratori per la mensa a 1,92 euro per ogni pasto, in maniera che eventuali futuri aumenti saranno a carico della Lombardini.
LE STABILIZZAZIONI
L’accordo prevede inoltre un nuovo percorso di stabilizzazione dei precari, che non dovranno più aspettare 36 mesi prima di essere assunti a tempo indeterminato, ma avranno diritto a diventare staff leasing dopo 12 mesi di contratti a termine e, dopo un periodo complessivo di 24 mesi in azienda, matureranno il diritto alla stabilizzazione diretta presso la Kohler.
Contestualmente la percentuale massima di precari si riduce dal 30% previsto dalla Legge al 25%, come vincolo massimo in azienda, che permetterà la stabilizzazione di 24 precari già nel 2023.
“Il contrasto alla precarietà e l’aumento del salario fisso sono stati il cuore del negoziato – sottolineano Simone Vecchi Segretario generale provinciale della Fiom Cgil e Mario Olivito della Fim Cisl – e rappresentano una risposta efficace alle richieste dei lavoratori di miglioramento della condizione lavorativa”.
CONCILIAZIONE E PARI OPPORTUNITA’
Il nuovo contratto aziendale della Kohler per i sindacati “è un esempio positivo soprattutto sul tema della conciliazione vita-lavoro e del contrasto alle discriminazioni di genere”.
Prevede infatti l’inserimento di nuovi diritti per lavoratrici e lavoratori: il congedo parentale, oggi retribuito per 6 mesi al 30% dall’Inps, avrà un’integrazione a carico aziendale che permetterà di raggiungere il 100% della retribuzione per i primi due mesi e mezzo: l’obiettivo condiviso tra azienda e sindacati è stato quello di promuovere un maggior equilibrio tra padri e madri nella distribuzione del lavoro di cura dei propri figli permettendo a entrambi di assentarsi senza perdere retribuzione.
Nella stessa direzione va anche la scelta di alzare la percentuale degli aventi diritto all’orario part-time dal 4% all’8%, un rafforzamento della flessibilità in ingresso per gli impiegati, 16 ore all’anno retribuite in più per le assenze dovute a malattia dei figli e il diritto ad assentarsi per l’inserimento dei figli all’asilo nido.
Fiom e Fim sottolineano che è anche stata condivisa l’istituzione di un Tavolo sulle Pari Opportunità con l’obiettivo di ridurre il gap salariale tra uomini e donne anche attraverso il coinvolgimento della Consigliera di Parità e il confronto sulla base dei rapporti biennali sulla condizione lavorativa femminile e maschile prevista dall’attuale normativa.
“Viene inoltre cancellato il periodo di comporto per le malattie gravi elencate dal CCNL, garantendo ai lavoratori sia il diritto a non essere licenziati sia la retribuzione” prosegue la nota delle tute blu reggiane di Cgil e Cisl.
SALUTE E SICUREZZA
Rispetto ai temi della salute e sicurezza le parti firmatarie del contratto hanno previsto l’installazione di un impianto di trigenerazione che dovrà raffreddare il reparto montaggio nelle catene a ritmo vincolato dove lavorano la maggior parte degli operai per assembleare i motori Lombardini e Kohler.
“E’ obiettivo di tutti verificare l’efficacia di questo investimento dell’azienda per poi estenderlo anche agli altri reparti produttivi oggi privi di sistemi di raffrescamento” affermano Fim e Fiom di Reggio Emilia.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Sul fronte dell’orario di lavoro il nuovo accordo sindacale istituisce una turnistica a ciclo continuo in una parte della Sala macchine che vedrà un orario medio settimanale di 31 ore e 51minuti retribuiti come 40 ore, con riduzione di orario completamente a carico impresa.
“Il valore di questa turnistica- spiegano i sindacati – è che oltre alla riduzione di orario che allarga il perimetro occupazionale delle persone di quel reparto, si avrà la possibilità di uscire su base volontaria dalla turnistica per ragioni di conciliazione individuale tra orario lavorativo ed esigenze famigliari”.
Per Vecchi e Olivito “questo accordo è frutto di una lungo negoziato, basato sul rispetto reciproco e la volontà di collaborazione anche da parte dell’impresa che fa fare un salto di qualità alle relazioni industriali alla Kholer, e può essere un punto di riferimento per tutto il sistema delle imprese metalmeccaniche del nostro territorio.”
Per questo i sindacati “ringraziano gli iscritti alla Fiom e alla Fim che con il loro appoggio hanno permesso di raggiungere questo importante risultato”.