BEGNOZZI (FIOM): “QUESTO GOVERNO È CONTRO I GIOVANI”
Al Circolo Primo Maggio di Guastalla si sono riuniti oggi delegate e delegati Fiom delle aziende metalmeccaniche di quasi tutta la Bassa reggiana.
Oltre settanta, tra operai e impiegati eletti come Rappresentanti sindacali dai propri colleghi, per discutere del rapporto tra la propria condizione di lavoro e vita e la politica nazionale, con all’ordine del giorno un primo obiettivo: la riuscita dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 17 novembre, dando vita alla seconda tappa reggiana dei Sentieri della Dignità della Fiom Nazionale.
“Se il Governo taglia i fondi a scuola e università, se precarizza il lavoro con voucher e dà più libertà di utilizzo dei contratti a termine, se non dà nessun aiuto vero ai salari più bassi, significa che sta facendo una politica contro i giovani di questo Paese – ha dichiarato Marco Begnozzi, della Segreteria Provinciale Fiom Cgil di Reggio Emilia aprendo l’assemblea – non ci si può stupire se i giovani dal nostro Paese emigrano nel resto d’Europa.”
Venerdì prossimo alle 8.20 diversi pullman partiranno dal parcheggio di fronte alla Camera del Lavoro di Guastalla, vicino alla Coop, raccogliendo lavoratori da tutta la Bassa reggiana per raggiungere la manifestazione che Cgil e Uil hanno organizzato in occasione dello sciopero generale nazionale.
“Il Governo Meloni aveva promesso di detassare le tredicesime e non lo ha fatto, durante la campagna elettorale i partiti di maggioranza avevano promesso di tagliare le accise sulla benzina ma oggi la benzina è a 2euro e il governo è indifferente, avevano promesso di aiutare i lavoratori con salari più bassi ma hanno bocciato la proposta di salario minimo di legge, e sopratutto nessuno dimentica che sulle pensioni la “Quota 41” sbandierata dalla Lega in tutta la campagna elettorale è finita nel cassetto a tempo indeterminato” prosegue Begnozzi.
I delegati riuniti dalla Fiom sono stati eletti da migliaia di colleghi, soprattutto operai metalmeccanici, nelle maggiori aziende della Bassa reggiana, come ad esempio Tecnosuperiore, MBM, Comer Industries, Smeg, Immergas, Bertazzoni, Vimi Fastener, BCS Ferrari, Carpenfer, Fives Oto, in molte di queste aziende sono stati rinnovati i contratti aziendali proprio nell’ultimo anno ma, avverte la nota della Fiom provinciale “anche il miglior contratto aziendale non riesce a compensare la perdita di potere d’acquisto che stanno vedendo i salari dei lavoratori dipendenti in questi ultimi due anni, per questo il Parlamento dovrebbe fare leggi per dare incentivi economici alla contrattazione nazionale, ridurre le tasse ai salari più bassi, fissare una soglia minima di paga oraria per legge in quei settori dove il sindacato è più debole e le imprese non vogliono riconoscere gli aumenti richiesti”.
Lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 17 novembre viene dopo le tre manifestazioni nazionali a Bologna, Milano e Napoli organizzate a maggio da Cgil Cisl Uil, lo sciopero generale dei metalmeccanici proclamato da Fim Fiom Uil a luglio, l’assemblea con tremila delegati Fiom a Piazza del Popolo a Roma il 22 settembre e l’imponente manifestazione del 7 ottobre organizzata dalla Cgil.
“In Italia i lavoratori autonomi pagano di tasse mediamente il 15%, un pensionato al 25% e un lavoratore dipendente in media il 30%: perché non dovrebbero arrabbiarsi e lottare per un fisco più equo e uno stato sociale più giusto?” prosegue la nota della Fiom di Reggio “perché il Governo non mette mano ai mega profitti di banche e multinazionali?”
“Il giorno dello sciopero generale a Reggio Emilia le fabbriche metalmeccaniche si fermeranno. Sarà un messaggio per il Governo, per tutto il Parlamento opposizione compresa, e anche al sistema delle imprese, sarà il modo in cui i lavoratori prenderanno la parola per chiedere un’agenda sociale diversa per questo Paese” chiosa infine Simone Vecchi, Segretario Provinciale Fiom di Reggio Emilia.