IL SILP CGIL REGGIO EMILIA: “NON RICONOSCIUTO IL LAVORO DEGLI AGENTI DELLA NOSTRA CITTA’ ”
“Nonostante le carenze di organico, gli stipendi fermi da due anni e gli straordinari non pagati le poliziotte e i poliziotti di Reggio Emilia lavorano con passione e professionalità. Numerosi sono stati gli episodi in cui si sono distinti per impegno, sacrificio e per straordinarie capacità operative riconosciute ed apprezzate dalla cittadinanza, dal Questore, dal Prefetto, dal sindacato e portate agli onori della cronaca dagli organi di stampa. È di pochi giorni l’ultimo tra gli importanti risultati conseguiti a conferma di quanto sopra: la notizia del sequestro di 72kg di cocaina operato dalla Squadra Volanti e dalla Squadra Mobile. Nonostante ciò abbiamo assistito alla decisione della commissione ministeriale del Viminale che non ha approvato i riconoscimenti richiesti dal Questore per alcuni agenti che si sono contraddistinti in particolari situazioni di grave allarme sociale nella nostra città”. Così in una nota Luca Tramontano, Segretario generale provinciale del Silp Cgil, spiega il declassamento dei riconoscimenti di merito chiesti per circa sette agenti reggiani.
“Non comprendiamo il senso di declassare una richiesta premiale per chi è stato capace di coraggio e professionalità. Parliamo di colleghi che si sono trovati a sventare una rapina a mano armata in una sala giochi cittadina dove i clienti venivano tenuti in ostaggio e le due dipendenti minacciate con una pistola per costringerle ad aprire la cassaforte. Allo stesso modo è stata declassata una richiesta premiale per coloro che hanno individuato ed arrestato chi ha esploso nove colpi di arma da fuoco in Piazza del Monte ferendo 5 ragazzi e creando panico tra i presenti – continua il segretario del Silp Cgil – . Ma non sono solo questi i casi in cui le proposte premiali relative ai poliziotti di Reggio Emilia vengono declassate da Roma.
Forse gli arresti, le sventate rapine la lotta alla criminalità organizzata o i tempestivi interventi che hanno permesso di salvare vite e impedire violenze nei confronti delle donne e dei più fragili, fatti nella nostra città, non sono considerati importanti nella capitale? – conclude Tramontano -La mancanza di motivazione è uno dei problemi della polizia: i nostri poliziotti sono stanchi, lavorano in condizioni complicate con una burocrazia che soffoca le attività investigative. Chi porta una divisa ha bisogno di un’amministrazione che sappia riconoscere i meriti. Per questi motivi ci siamo attivati con la nostra Segreteria nazionale affinché si trovi una rapida quanto concreta soluzione alla problematica segnalata”.