Verità per Giulio Regeni

80 ANNI FA L’ECCIDIO DEI FRATELLI CERVI.

LA CGIL “OLTRE IL RICORDO E LA COMMEMORAZIONE, UN SACRIFICIO CHE PARLA AL PRESENTE”.

La CGIL di Reggio Emilia ricorda, nell’ottantesimo anniversario, uno dei più efferati accadimenti della Seconda Guerra mondiale quando i fratelli Cervi furono trucidati dalle milizie repubblichine.

“Un evento tragico il cui portato non è archiviabile come tragedia del passato, perché quel sacrificio continua a parlare ai nostri giorni con grande forza. – sottolinea Cristian Sesena, Segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia – Il nostro Paese non ha mai saputo fare i conti con il fascismo e la violenza liberticida del ventennio, prova ne sia il fatto che il Presidente del Senato, seconda carica dello Stato italiano, si considera con orgoglio erede di quel sistema di disvalori, per non dire dell’ormai prossima ricorrenza della Giornata del Ricordo, dove la storia viene ogni anno riscritta politicamente equiparando vittime e carnefici con una intollerabile pretesa assolutoria per questi ultimi”.

“Oggi pertanto è nostro dovere civile ricordare quel 28 dicembre del ‘43 quando al Poligono di tiro della nostra città vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio e Ettore – conclude la Segreteria della Cgil reggiana – ma anche tradurre nella pratica quotidiana, a partire dalla nostra attività sindacale, il loro esempio di martiri morti per la libertà e per una idea di società più equa e giusta. Il loro esempio deve continuare a vivere, perché l’antifascismo militante deve continuare ad accompagnarci anche oggi”.

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