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SALARIO, PRIME RISPOSTE POSITIVE DAGLI INDUSTRIALI FIOM “UN BUON INIZIO”

E’ partita col botto a Reggio Emilia la campagna sui salari lanciata un mese fa dalla Fiom Emilia Romagna.
Si stanno svolgendo centinaia di assemblee nelle imprese metalmeccaniche, coinvolgendo migliaia di lavoratori, e sono già decine le imprese che hanno dato una prima risposta positiva alle richieste sindacali.

La campagna della Fiom regionale a Reggio era stata avviata programmando assemblee sindacali a tappeto, dopo aver svolto quattro riunioni con oltre duecento delegati, e dopo aver pubblicato le analisi dei bilanci delle imprese da cui emergeva plasticamente il buon andamento economico delle stesse: obiettivo dare un ristoro per le bollette dell’autunno.
“Avevamo fatto appello alla responsabilità sociale delle imprese – dichiara Simone Vecchi Segretario Provinciale della Fiom – possiamo dire che l’inizio della campagna è buono, nelle aziende stiamo trovando l’ovvio consenso dei lavoratori e anche risposte positive delle controparti”
.
Sono già oltre una ventina le imprese reggiane che per prime hanno riconosciuto quote aggiuntive.
Questi primi risultati sono aiutati anche dalle condizioni economiche del settore: larga parte delle imprese viene da anni di utili crescenti, continua ad avere un portafoglio ordini importante e infatti sono diffuse le richieste di turnistiche aggiuntive e di straordinari, e la maggior parte ha innalzato i listini prezzi per adeguarli all’inflazione.

Per fare alcuni esempi, alla Bucher Hydraulics di Reggio Emilia oltre ai 200 euro di buoni carburante aggiuntivi l’azienda ha concordato con la Fiom di aumentare i buoni pasto individuali, farsi carico di una quota maggiore dei costi della mensa per i lavoratori che ne usufruiscono, e si sta valutando anche un aumento del superminimo collettivo, nonostante il contratto aziendale firmato circa un anno fa.
Alla Arcelor Mittal di Canossa oltre a 200 euro di buoni aggiuntivi, sono stati adeguati i superminimi collettivi all’inflazione, indipendentemente dal fatto che il contratto aziendale fosse stato stipulato di recente, mentre sono stati riconosciuti buoni detassati aggiuntivi anche alla Sall di Corte Tegge, alla Sala F.lli di Barco, e a Montecchio alla Calf il confronto sindacale sta andando in quella direzione.
Nel Gruppo Emak di Bagnolo, comprensivo anche dell’azienda Comet e Tecomec di Pieve, e Ptc di Rubiera, per un totale di circa 700 dipendenti, è stato riconosciuto una quota una tantum di 300 euro aggiuntivi a tutti i lavoratori, e ulteriori 100 per quegli operai che eventualmente dovessero fare ore di cassa integrazione entro la fine dell’anno.

“Le aziende capiscono che i propri dipendenti stanno affrontando una fase difficile e per questo si investe sul rapporto positivo coi lavoratori e col sindacato”.
Risposte dello stesso segno anche dalla Sbe Varvit, che ha riconosciuto a tutti i dipendenti 400 euro di welfare aggiuntivo, cosi come alla RCF, alla Moreali Ingranaggi, alla Leuco, alla Omso, solo per restare nel Comune di Reggio Emilia; ma anche alla Padana Tubi di Guastalla se ci si sposta nella Bassa.

“In alcune aziende sono stati firmati accordi sindacali, in altre sono state recepite le richieste dei lavoratori senza nemmeno aspettare di fare un incontro sindacale, quindi con modalità diverse c’è stato lo stesso effetto concreto – spiega la Fiom citando quelle imprese che, per i metalmeccanici della Cgil reggiana “sono un esempio per gli altri imprenditori e dimostrano che il buon andamento di questi anni permette riconoscimenti salariali aggiuntivi”.

Nella Zona Ceramiche distribuiti centinaia di euro di buoni aggiuntivi anche alla Modula ed alla Mecc2000 di Casalgrande, alla Rubiera Special Steel, e anche alla Interpuls di Albinea e alla Eurotre di Castelnovo di Sotto, Casrem a Quattro Castella e Udor di Rubiera.

In questo momento la Fiom di Reggio sta svolgendo in tutti i luoghi di lavoro le assemblee per il congresso, che si tiene ogni quattro anni e coinvolge tutti gli iscritti.
“Quest’anno il Congresso è speciale, perché oltre a parlare dei problemi in generale stiamo coinvolgendo tutti gli iscritti in una campagna di vertenze diffuse sul primo problema concreto che abbiamo tutti oggi: il carovita” spiega Marco De Simone, Responsabile Organizzativo della Segreteria della Fiom di Reggio Emilia.
“L’inflazione è una tassa sui salari che resterà finché si andrà in pensione – prosegue la nota Fiom – per questo ovunque chiediamo aumenti strutturali, ma in questo momento anche una cifra una tantum può dare ristoro temporaneo, ed quello che insieme al management delle imprese si sta valutando per l’anno 2022”.

“Siamo in una situazione straordinaria e serve un approccio straordinario: ai lavoratori e alle loro famiglie vanno date risposte per evitare l’impoverimento, lo possono fare le imprese, ma lo deve fare anche lo Stato, per questo abbiamo manifestato con la Cgil l’8 ottobre a Roma, e per questo non smettiamo di chiedere al Governo un impegno importante verso le classi più deboli” conclude Vecchi.

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