Verità per Giulio Regeni

LA SFIDA DELLA SANITÀ PUBBLICA NELL’EMERGENZA SI VINCE CON LA QUALITÀ DEL LAVORO

La lettera aperta della Direttrice Generale dell’Asl Cristina Marchesi ripropone in tutta la sua drammaticità la realtà che si sta vivendo nei nostri ospedali e nel sistema sanitario più in generale.
Quanto descritto nella lettera rende chiaro quale sia la condizione quotidiana che si vive nell’azienda sanitaria e quale sia il livello di impegno, abnegazione e fatica che i professionisti della sanità stanno mettendo in campo per garantire tutti i servizi, nonostante contagi e quarantene vadano ad incidere anche su questi lavoratori e nonostante una legge di Stabilità che certamente non ha aiutato le Regioni a sostenere le enormi spese sanitarie che ha comportato l’emergenza pandemica.

“Già lo scorso 14 Dicembre come Cgil ed Fp Cgil eravamo in presidio davanti a tutti i principali ospedali della regione per richiamare l’attenzione di tutti in merito alla situazione del personale della Sanità, del blocco del turn over e del mancato rinnovo dei contratti del personale precario a partire dal mese di ottobre, a causa dei paventati tagli di bilancio. Situazione che se si fosse verificata appieno, avrebbe portato un crollo degli standard di servizio alla cittadinanza” spiega Gaetano Merlino Responsabile Sanità Fp Cgil .
Nei giorni scorsi, a seguito di questa mobilitazione, Fp Cgil Emilia Romagna e Uil Fpl Emilia Romagna hanno firmato un importante accordo con l’Assessore alla Sanità Raffaele Donini e il Direttore Generale dell’Assessorato Kyriakoula Petropulacos.

L’accordo prevede tre impegni:
– Garantire che il blocco del turn over terminerà il 31 dicembre per ridare spazio alle politiche sulle assunzioni che ci hanno caratterizzato negli ultimi due anni;
– Garantire a tutto il personale precario che maturerà i requisiti previsti dalla legge Madia e dalla legge di bilancio di essere stabilizzato;
– Garantire la proroga dei contratti a termine che sostituiscono posti vacanti nelle dotazioni organiche delle Aziende USL e delle Aziende Ospedaliere della Regione Emilia Romagna.
I primi risultati tangibili saranno verificabili nel giro di qualche settimana.

“Noi come Cgil ed Fp Cgil, fin da ottobre abbiamo segnalato che i tagli avrebbero causato disagi ai lavoratori e ai servizi, dopo aver assistito a sospensioni di ferie, doppi turni, presenze ridotte, carichi di lavoro al limite del sopportabile. Questo accordo rappresenta un punto di partenza nella difficile partita della gestione della pandemia da COVID19; la gestione dei punti vaccinali, il potenziamento dei servizi di terapia intensiva, dei reparti Covid, le attivita’ di tracciamento della pandemia si sono aggiunte e non sostituite a tutte le atre prestazioni di prevenzione, assistenza e cura , che non possono assolutamente essere trascurate”. prosegue Elena Strozzi della Cgil Reggiana.
Si tratta di un primo importante passo sulla strada giusta; una soluzione strutturale e definitiva che superi le difficoltà attuali e che si concretizzi in un investimento stabile nel servizio sanitario pubblico andrà però perseguita nell’immediato futuro a tutti i livelli.
I dipendenti della sanità non ambiscono ad essere degli “eroi”; ma dipendenti pubblici orgogliosi della loro condizione, che possano essere messi in grado di svolgere il proprio lavoro e che questo sia riconosciuto supportato e valorizzato adeguatamente. L’impegno di Cgil e Fp proseguirà convintamente in questa direzione.

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