No all’esternalizzazione del servizio dei trasporti ordinari dei pazienti all’interno del Santa Maria Nuova. La posizione di Cgil Cisl Uil provinciali e di categoria sul rapporto di lavoro dei barellieri dell’Ospedale è questa, e rimane identica a quella espressa con forza già nel 2014, quando il tema si era posto all’attenzione di lavoratori e sindacati in maniera stringente.
Allora, ricordano i sindacati, si trattò di uno scontro frontale con la direzione del Santa Maria Nuova, oggi la contrarietà del sindacato non meno ferma si esprime in un invito a cambiare modus operandi all’attuale direzione dell’Ausl “Si faccia marcia indietro – dichiarano Cgil Cisl Uil insieme alle categorie del settore – e si lavori per la re-internalizziazione del servizio. La vera qualità dell’assistenza al cittadino, e purtroppo la pandemia l’ha dimostrato nella sua drammaticità, sta nel Servizio sanitario pubblico e non nella logica degli appalti”.
“Abbiamo appreso in queste ore dalla stampa locale dell’indagine in corso a Pavia per presunti bandi pilotati sui cosiddetti ‘Re delle Barelle’, che per gli inquirenti sono gli amministratori di fatto della First Aid One Italia, azienda che ha attualmente in gestione con appalto il servizio di trasporto e accompagnamento interno di pazienti anche presso il Santa Maria. – spiegano i sindacati – Senza voler entrare nel merito della vicenda giudiziaria, su cui faranno luce gli organi competenti, ribadiamo la nostra contrarietà alla linea annunciata dall’Azienda di andare ad un nuovo appalto”
L’invito all’azienda Ausl e alla politica locale è quello di rivedere il modello di gestione di questo importante servizio, riportandolo all’interno in un’organizzazione integrata che non passi dalla logica degli appalti.
L’obiettivo è quello di evitare passaggi come quelli che ne 2014 videro l’Azienda bloccare l’appalto dopo le pressioni del sindacato per poi procedere unilateralmente con l’esternalizzazione.
“A nulla valsero i flash-mob, le mobilitazioni, gli incontri con il mondo politico locale – concludono Fp Cgil, Funzione Pubblica Cisl e Uilp – Il servizio fu appaltato a Croce Amica One, che aveva superato l’offerta della Croce Verde, si persero venti posti di lavoro pubblico a favore della ditta appaltatrice e in quell’occasione si verificò pure, per la prima volta nella storia della sanità pubblica reggiana, l’ingresso di un privato no profit (non un’associazione di volontariato) nella sanità locale. Pensiamo che questa volta le cose debbano andare in modo diverso e che occorra aprire rapidamente un confronto tra le Parti per verificare come procedere al superamento dell’appalto, a tutela dei lavoratori e del servizio pubblico”.