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FIOM, POLITICA IPOCRITA DIMENTICA I GIOVANI. A MILANO METALMECCANICI DETERMINATI E IN SICUREZZA

Sono pronti anche i dispositivi di protezione individuale anti-covid per lo sciopero generale di CGIL e UIL: mille mascherine FFP2, ovviamente rosse, per i metalmeccanici reggiani che andranno in manifestazione a Milano giovedì 16 dicembre.

“Le prenotazioni dei pullman per Milano stanno andando oltre le previsioni – afferma Marco De Simone, Responsabile Organizzativo della Fiom di Reggio – in pochi giorni ci hanno contattato centinaia di metalmeccanici per unirsi agli altri lavoratori. I delegati sindacali Fiom delle aziende Spal di Correggio, Eviosys (ex Crown) di Calerno, Ognibene Power di Bagnolo in Piano, Argo Tractors (ex-Landini) di Fabbrico, Bosch Rexroth di Vezzano, Dieci di Montecchio e della Dana (ex Brevini) di Reggio Emilia stanno organizzando pullman con i colleghi delle proprie aziende”.

“Nelle imprese reggiane vediamo aumentare i fatturati e gli ordini, ma anche la precarietà dei giovani – dichiara Simone Vecchi Segretario della Fiom Cgil di Reggio Emilia – alle nuove generazioni gli industriali e i leader politici stanno regalando un presente da precari con bassi salari e una pensione a 71 anni con assegni miseri. Riducono le tasse solo al 15% più ricco della popolazione, e poi si chiedono perché la gente non vada più a votare, infatti c’è tanta ipocrisia nelle dichiarazioni politiche ascoltate in questi giorni.”

“I Governi che si sono susseguiti di recente hanno distribuito alle imprese decine di miliardi di risorse pubbliche per favorire la transizione ecologica e digitale, ma senza legarli ad alcun obiettivo occupazionale – continua Vecchi – forse così avremo aziende più performanti, ma nessuno garantisce che questi sussidi a pioggia si trasformino in posti di lavoro stabili e infatti, come prevedibile, stiamo vedendo un’esplosione di precarietà,nel resto del Paese alcune multinazionali da un giorno all’altro hanno deciso di chiudere le fabbriche e se ne vanno,nell’indifferenza del Governo: così oggettivamente si stanno tutelando più i profitti del lavoro”.

Per la Fiom da 20 anni in Italia non esistono politiche industriali, lo Stato ha dismesso qualsiasi ambizione di orientare il mercato verso il benessere collettivo, tutto è delegato alla competizione tra imprese, ma questa incapacità di agire della politica ha deindustrializzato completamente il Mezzogiorno, obbligando migliaia di giovani a cercare fortuna nel nord d’Italia, dove la precarietà continua a crescere.

Per queste ragioni la Fiom sostiene convintamente lo sciopero generale proclamato da CGIL e UIL, “i giovani rientrano in gran parte nella fascia di reddito più bassa, che non vedrà alcun beneficio dalla Legge di Bilancio – spiega la Fiom – e questo aspetto dimostra l’ingiustizia delle scelte del Governo”.

La Fiom Cgil di Reggio Emilia da settimane sta organizzando questa mobilitazione, con oltre quattrocento assemblee nei luoghi di lavoro, una riunione fiume con oltre 250 delegati sindacali, volantinaggi davanti alle aziende e una pervasiva campagna di comunicazione.

“Chi non è rassegnato al peggio, chi non accetta le ingiustizie e vuole far cambiare idea al governo è invitato a partecipare alla Manifestazione prenotando alla svelta chiamando lo 0522 457347 / 0522 457340 / 0522 457348, ancora pochi i posti disponibili” chiosa Marco De Simone.

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